Opinioni

Morra: Prove di concorso con 10 candidati alla volta. E a settembre vincitori in cattedra

Morra, prove di concorso con 10 candidati alla volta. E a settembre vincitori in cattedra

Il senatore dell’M5s Nicola Morra è intervenuto nel dibattito sui prossimi concorsi straordinari e ordinari. Morra ha postato una lunga riflessione su Facebook.

“Il nuovo concorso per l’insegnamento nella scuola statale rappresenta una buonissima notizia per una scuola che voglia rinnovarsi permettendo a chi, avendo superato le prove concorsuali, ne sia vincitore di vivere un’esperienza professionale unica, quella appunto del mettersi al servizio di una comunità votata ad apprendere e riflettere. La scuola statale ha bisogno di assunzioni e di concorsi per dare una risposta ai tanti precari, ma anche una possibilità ai più giovani che vogliono provare ad insegnare, esperienza umanamente straordinaria, gratificante dal punto di vista delle relazioni che si riescono ad instaurare con persone in formazione.

I concorsi sono pronti, i bandi prevedono 62 mila posti in tutto. Sono attesi da tempo. Dobbiamo assumere insegnanti e farlo presto, mantenendo il criterio del superamento di prova concorsuale, così come richiede la nostra Costituzione relativamente all’accesso ai posti delle Pubbliche Amministrazioni. Chi promette altre vie – leggo di una proposta della Lega quantomeno demagogica -, accessi senza prova selettiva di concorso per intenderci, compie un’operazione di propaganda che fa certamente ottenere qualche consenso presso i beneficiari, ma illude i tanti cui fa credere diritto ciò che è semplice aspettativa.

Il Ministero dell’Istruzione ha già chiarito che il primo concorso, quello straordinario, si può fare in estate in piena sicurezza, ospitando nelle varie scuole sedi di concorso un massimo di 10 candidati per volta nell’unica prova prevista al computer. In tal modo si potranno assumere i precari vincitori di concorso già da settembre, allorquando si riprenderà la didattica dopo la pandemia. Se si vogliono fare investimenti seri sull’istruzione, sulla scuola innanzitutto, si dovrà, attraverso una collaborazione di tutti gli attori istituzionali, procedere poi ad un piano pluriennale che, tenendo conto di fattori demografici, sociali, culturali, economici, dovrà organizzare una pianificazione nel reclutamento dei docenti finalizzati a riconoscere la dignità di una funzione straordinariamente importante per la formazione di cittadini consapevoli e persone libere e responsabili”.

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