Opinioni

Chiara Saraceno: Scuola online aumenta la differenza tra ricchi e poveri. Inutile l’impegno dei prof

Chiara Saraceno: Scuola online aumenta la differenza tra ricchi e poveri. Inutile l’impegno dei prof.

Chiara Saraceno è una delle più importanti sociologhe italiane.  Importanti i suoi studi sulla famiglia, sulla questione femminile, sulla povertà e le politiche sociali. Un suo articolo su Lavoce.info analizza con lucida attenzione l’attuale momento della scuola italiana. Particolare attenzione è rivolta alle politiche per l’infanzia alla prova dell’emergenza.

Come sottolinea la Saraceno “Proprio mentre la chiusura delle scuole e dei servizi educativi per l’infanzia sta stravolgendo la vita e le opportunità dei bambini e ragazzi, questi sembrano spariti dal radar della, già tradizionalmente scarsa, attenzione politica. Dal ministero dell’Istruzione arrivano solo apparentemente rassicuranti indicazioni che “non verrà bocciato nessuno”, e che la didattica on line sarà obbligatoria sia per i docenti che gli studenti, senza che ci si ponga il problema non solo della qualità minima che deve avere questa didattica, ma anche dei diversi e disuguali strumenti e competenze che i docenti e gli studenti hanno per accedervi. Non viene neppure nominata la questione di chi, spesso già in condizione di svantaggio nel contesto “normale”, non ha avuto accesso, o comunque non ha potuto fruire pienamente della didattica on line”.

Non è un mistero che i numeri di chi accede alla didattica online sono superiori a quelli indicati dal ministero che parla di un 6%.  Secondo i dati Istat, il 12,3 per cento dei ragazzi tra 6 e 17 anni (850 mila in termini assoluti) non ha un computer o un tablet a casa. La metà di chi non ne ha uno si trova nel Mezzogiorno, dove il problema riguarda quasi il 20 per cento dei ragazzi. Il 57 per cento di chi ne possiede uno, inoltre, lo deve condividere con altri.

Spiega la Saraceno “A questi dati ne vanno aggiunti altri due. Le famiglie prive di mezzi informatici adeguati (e con una insufficiente disponibilità di giga per soddisfare tutte le necessarie attività on line di tutti i componenti) sono anche quelle in cui spesso sono inferiori tra gli adulti le competenze necessarie per accompagnare i figli, specie i più piccoli, in questa modalità di apprendimento. Sono anche quelle in cui è più frequente il sovraffollamento e il disagio abitativo. Secondo i dati Istat, 42 per cento dei minori vive in condizione di sovraffollamento e 7 per cento è in grave disagio abitativo. Più dei loro coetanei in situazioni abitative migliori, soffrono la reclusione in casa come una privazione grave”. 

Come sottolinea la Saraceno nella sua analisi, l’impatto dell’emergenza sanitaria, quindi, non è uguale per tutti. “Vale anche per gli adulti, naturalmente. Ma il disuguale impatto dell’emergenza sanitaria è, se possibile, più grave per i bambini e ragazzi, perché incide sulle opportunità di sviluppo delle loro capacità, con effetti di lungo periodo, nonostante le iniziative e gli sforzi di molti bravi insegnanti che vedono disperdersi il lavoro di costruzione di rapporti di fiducia e di impegno fatto in precedenza”. 

ANCHE QUESTE NOTIZIE SU OGGISCUOLA

Piero Angela: “Perché bisogna evitare la psicosi collettiva”

Elogio della lezione frontale: “Didattica è sentire che ciò che si conosce arrivi agli alunni senza sforzo”

Scuola. Se l’alunno si fa male nell’istituto, l’insegnante è obbligato ad accompagnarlo in ambulanza

Leggi qui altre notizie su OggiScuola

Seguici anche sulla nostra pagina social Facebook

 

Articoli correlati

Back to top button