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Concorso prof: 25mila assunti entro settembre con sanatoria

Per i supplenti che aspirano al concorso straordinario, che sarà bandito nelle prossime settimane, si fa strada la possibilità che la procedura già molto semplificata, si trasformi in una sanatoria. Poiché le prove concorsuali sono sospese, si faccia un concorso per titoli, cioè si mettano in fila diplomi ed esperienze sul campo dei 50 mila aspiranti e per i primi 25 mila, si apriranno le porte del contratto a tempo indeterminato e del ruolo.

Il parere tecnico

L’ipotesi, finora esclusa dal ministero dell’Istruzione, compare per la prima volta non nelle rivendicazioni sindacali ma nel parere (consultivo dunque) del Cspi, il comitato superiore della pubblica istruzione, organo tecnico -professionale del ministero, che rappresenta le categorie della scuola e che è chiamato a dare il suo contributo in materia anche di bandi di concorso. Eccezionalmente il Cspi, oltre a porre l’accento sulla procedura, sul punteggio e sull’esclusione di una parte dei prof che hanno svolto le supplenze come insegnanti di sostegno pur non essendo qualificati, invita il ministero «ad una riflessione in merito alla possibilità di assumere procedure concorsuali le più semplificate possibili. Qualcosa che assomiglia ad una sanatoria.

La sanatoria

Le procedure – per il Cspi – dovrebbero tenere conto essenzialmente del periodo di servizio già prestato e delle esperienze culturali e professionali possedute dai docenti». Lo scopo? Poter avere entro il primo settembre almeno i 25 mila nuovi docenti in cattedra. Infatti uno dei problemi del prossimo anno scolastico, a parte le mascherine e la possibilità di tornare effettivamente in classe riguarda gli insegnanti. Secondo le stime dei sindacati ne mancano 200 mila. Con una tale mole di supplenti da nominare pare difficile che l’anno scolastico possa partire in modo ordinato oltre che anticipato come vorrebbe la ministra Azzolina. Si apra ora il dibattito se serva una sanatoria subito per risolvere i problemi o allungare i tempi senza saltare alcun passaggio.

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