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Concorsi fermi al palo: prorogate le vecchie graduatorie a scorrimento

Concorsi fermi al palo: ne ha preso atto anche il governo che ha deciso di prorogare le vecchie graduatorie. L’esecutivo ha fatto i conti con la realtà e compreso che non riesce a portare a termine i concorsi nei tempi previsti dalla legge ed è corso ai ripari.

LA LEGGE

Il 5 febbraio scorso il governo ha presentato un emendamento per prolungare le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale della scuola, dei conservatori, delle accademie e degli istituti per le industrie artistiche alle quali non si applicherà alcun termine di decadenza. La misura recepisce il cosiddetto principio di scorrimento della graduatoria, ormai consolidato in giurisprudenza, in forza del quale è sempre possibile attingere ad una graduatoria concorsuale fino al suo esaurimento. La misura si è resa necessaria dopo che il Ministero dell’Istruzione ha compreso i tempi biblici che serviranno per esperire tutte le procedure dei nuovi concorsi.

ESULTANO PROF DEL SUD

Se il governo non fosse corso ai ripari le cattedre che sarebbero risultate vacanti il prossimo anno scolastico sarebbero state circa 100 mila. Tra pensionamenti ordinari e l’introduzione di quota 100 la scuola sarebbe rimasta con poche unità tra i prof. Con i concorsi fermi al palo sarebbe stato complesso riuscire ad immettere nuovi prof con i nuovi concorsi. Il beneficio previsto dalla proroga delle vecchie graduatorie è pensato anche per i docenti del Sud dove, di solito, ci sono meno disponibilità di posti rispetto al Nord. I vincitori dei vecchi concorsi potranno ora chiedere di essere inclusi anche nelle graduatorie di merito delle province di altra regione.

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