Cassazione equipara stipendio precari a quelli di ruolo. Ma i soldi arriveranno dal taglio degli aumenti
Lo stipendio dei precari dovrebbe, finalmente, equipararsi a quello dei colleghi di ruolo. Numerose e significative sentenze stanno rendendo definitiva la chiusura del gap.
La novità significativa è rappresentata dalle sentenze della Corte di Cassazione su ricostruzione di carriera e scatti di anzianità ai precari, nonché sulla retribuzione professionale docenti (RDP). Dopo l’ordinanza della Corte di Cassazione del 27 luglio 2018, che ha dato ragione al sindacato Anief sull’impossibilità di discriminare il lavoro precario nella scuola, sono poi arrivate le decisioni dei tribunali di riconoscere il diritto dei supplenti a percepire la Retribuzione Professionale Docenti (RPD) – o il Compenso Individuale Accessorio (CIA) per il personale ATA – anche in caso di contratti stipulati per supplenze “brevi e saltuarie”.“
La Corte di Cassazione è stata chiara – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e il Miur non ha davvero più scuse nel non riconoscere anche ai supplenti brevi e temporanei la Retribuzione Professionale Docenti o il Compenso Individuale Accessorio per gli ATA. È solo una delle tante odiose discriminazioni che continua illegittimamente a perpetrare. Come sindacato ribadiamo il nostro secco NO a qualsiasi tipo di discriminazione ingiustificata nei confronti dei lavoratori precari della scuola!“
Il giusto riconoscimento, però, potrebbe avere anche un risvolto negativo. La mancanza di risorse per il comparto scuola comporterebbe che i fondi necessari potrebbero essere presi da quanto messo a disposizione della contrattazione collettiva.
In poche parole i soldi dei precari arriverebbero da un minor aumento nel contratto di lavoro. Questo significherebbe, dati alla mano, una crescita delle retribuzioni lorde inferiore ai settanta euro. Una cifra che è da tutti ritenuta inadeguata.
Naturalmente siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma allo stato si tratta di valutazioni abbastanza vicine alla realtà.
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