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Stasera in Tv. “Titanic” torna sul piccolo schermo: 3 motivi per vederlo (e rivederlo ancora)

Stasera torna in TV l’immortale capolavoro di James Cameron “Titanic”, in onda su Canale 5 alle 21.20. Il film del 1997 ha consacrato nel mondo del cinema il giovane Leonardo Di Caprio e un’altrettanto giovane Kate Winslet, rispettivamente nei ruoli di Jack e Rose.

Vincitrice di ben 11 premi Oscar nel 1998, la pellicola è il secondo film nella classifica degli incassi nella storia del cinema, preceduto solo da “Avatar” (2009), diretto sempre da James Cameron.

Nel 2017, “Titanic” è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti in quanto “culturalmente storico e significativo”.

Una così grande notorietà fa sì che, dai cinefili e non solo, il film sia stato visto e rivisto più volte. Anche in versione restaurata a partire dallo scorso anno. Ci sono, però, almeno 3 motivi per cui il film merita di essere guardato anche questa sera.

1) Titanic, mare e migrazioni

La vicenda di “Titanic” permette di riflettere sul fenomeno delle migrazioni dal punto di vista storico. Jack Dawson, alias Leonardo Di Caprio, è il tipico migrante di inizio ‘900 che gira il mondo in tragici bastimenti di terza classe dei transatlantici e con mezzi di fortuna. Oltretutto Fabrizio, amico e compagno di sventura di Jack, è di origine italiana. Cosa che si evince dal nome ma che si perde nel doppiaggio (dove tutti parlano italiano, ndr).

Sono vicende, queste, che ci ricordano un passato in cui dal Bel Paese migliaia di uomini e donne si lanciavano in lunghi viaggi per inseguire il sogno americano. Anche oggi, però, in molti lasciano la nostra penisola, alla volta non solo dell’America ma anche – più spesso – dell’Australia o della sempre più italofona Londra. Per questo, con le dovute differenze, “Titanic” parla ancora di noi ancora oggi.

2) L’eterna forza dell’amore

Quella di Jack e Rose è una storia d’amore che ha stregato tutti sin dalla prima uscita del film. I due sfortunati amanti vengono travolti da una sferzante passione che li unirà nonostante gli ostacoli dovuti alla diversa classe sociale. Il periodo storico in cui si svolgono i fatti di “Titanic”, infatti, non prevede praticamente alcun “ascensore sociale”. I matrimoni, specialmente per l’upper class cui appartiene Rose, sono veri e propri strumenti di potere e business. L’amore per Jack, però, porterà la giovane a sfidare i vincoli dell’ipocrisia aristocratica in cui è cresciuta. La forza dell’amore, un sentimento che non conosce limiti e che sopravvive persino agli amanti stessi, rende ancora estremamente attuale il messaggio del film di Cameron.

3) La bellezza in sè del film Titanic

Se i due motivi precedenti non convincono, per vedere “Titanic” è sufficiente una motivazione di tipo estetico. In poche parole, la pellicola è bella. Molto bella.

La tecnica di montaggio, avanguardistica per il 1997, e il consistente budget per la produzione ne fanno un kolossal – oltre che un fenomeno di costume – che ha diviso la storia della settima arte in un prima e in un dopo. La scena cult in cui Jack ritrae Rose senza veli è capace di far fermare le lancette dell’orologio, oggi come allora.

In breve, Titanic è un film per riflettere, ma anche un film per innamorarsi e godere appieno della bellezza. Insomma, un film da vedere (e rivedere).

 

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