Opinioni

Lepre: “Diplomati e laureati che annaspano nella precarietà disposti a tutto per racimolare miseri stipendi”

“Siamo lavoratori, no schiavi” sembrano talvolta urlare tanti ragazzi e ragazze che fanno dei lavori subordinati e mal pagati, talvolta anche con alte responsabilità, ricevendo una quota mensile non soddisfacente rispetto alle mansioni che ricoprono e all’orario di servizio che fanno, eppure la nostra Costituzione tutela la dignità del lavoratore e anzi dice che il lavoro è la base su cui fondare questo paese, eppure molti datori di lavoro non la rispettano.

Molti lavorano più delle 6 ore e 40 quotidiane senza percepire uno stipendio atto alla vita. Esatto alla vita. Bisogna capire che non si viene al mondo per lavorare, ma il lavoro è solo un mezzo per vivere, ma molti datori lo dimenticano costringono i più disparati lavoratori a stare sul posto di impiego 10 ore al giorno, ma che vita è? Che comportamento umano è il vostro?

La situazione nella mia città, Napoli è davvero aberrante, e non immagino altrove nel sud Italia.

Voglio parlarvi di una classe di persone delle quali si parla ancora troppo poco laureati e diplomati che annaspano nella precarietà disposti a tutto per racimolare degli stipendi miseri, mentre i loro datori di lavoro annegano nel guadagno. Conosco dei ragazzi diplomati che lavorano:
– call center a 4 € l’ora quando va bene ( se si tratta della Telecom) oppure a 200 euro + provvigioni per 4 ore di lavoro al giorno.
– Supermercato e Camerieri 600 euro al mese per lavorare 10 ore.
– Insegnanti scuole private che lavorano gratis ( o con piccoli contributi spese)
– tuttofare in alberghi a 700 euro al mese per 12 ore di lavoro al giorno ( e molti datori in stutture alberghiere trattenevano anche gli 80 euro mensili, e ho tanto di messaggi conservati)
– fabbriche di scatole/borse/scarpe 600 euro al mese per 10 ore di lavoro.
– guide turistiche in Siti archeologici privati a 2.50 l’ora
– praticanti di studi legali e di commercialisti che a stento hanno un minimo di rimborso spese
e tanti altri che non vi sto neanche a dire.

La Politica dovrebbe occuparsi di questi lavoratori che sono sfruttati come non mai. Sono Lavoratori no Schiavi. C’è bisogno di controllo sulle aziende e sugli esercizi che assumono.

Lo Stato deve tutelare la dignità del lavoratore. Bisogna che punisca gli illeciti. Il mio sogno è diventare finalmente un paese europeo dove ogni singolo lavoratore sia pagato in base al lavoro che fa, alla quantità di lavoro in cui opera e alla produzione che esprime. Semplicemente.

Lo Stato deve pretendere che il lavoratore abbia lo stipendio che gli spetta. Deve esigere che gli versino i contributi e che sia assunto con regolare contratto.

Cosa bisogna fare adesso? Secondo me è necessario che nasca un servizio di tutela che sta su tutto il territorio nazionale questi abusi. Una sorta di “Polizia del Lavoro “, uso parole forti scusate, che ripristini la legalità al lavoro, la dignità del lavoro e il vivere civile.

Prof. Antonio Lepre

Vento di Frontiera

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