Tragedia Cardito, la sorellina di Giuseppe: “L’avevo detto alle maestre, finalmente vado via da quella casa”
“Finalmente vado via da questa casa” e “l’avevo detto alle maestre, ma non mi hanno capito”. Sono due frasi pronunciate da una bimba di 6 anni, sorella più piccola di un anno di Giuseppe, ucciso domenica 27 gennaio a Cardito nel napoletano dalle botte del compagno della madre, Tony.
Cardito, le frasi della bambina
Le due frasi, pronunciate dalla bimba nei mesi scorsi quando sono intervenuti i sanitari del 118 e quando stata ricoverata all’ospedale pediatrico Santobono, a causa delle percosse subite dal patrigno, sono state riportate dall’avvocato Clara Niola, che rappresenta Telefono Azzurro e associazione Akira, costituitesi parte civile nel processo che si è aperto oggi davanti alla terza sezione della Corte d’Assise di Napoli e che vede imputati Tony, 24 anni, e la madre dei due bambini, Valentina di 30 anni.
Quelle della bimba, racconta l’avvocato Niola all’Adnkronos, sono “parole forti perché evidenziano tutte le atrocità di quei maltrattamenti subiti nel lungo periodo”, ricordando che “il capo d’imputazione va da maggio 2018 fino all’evento tragico del 27 gennaio 2019, quando purtroppo Giuseppe è deceduto”.
Sul comportamento delle maestre nei confronti dei due bimbi e sulle presunte mancate denunce di queste ultime è in corso un’inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli Nord in Aversa (Caserta), competente per il territorio di Cardito (Napoli).
LEGGI ANCHE QUESTE NOTIZIE SU OGGI SCUOLA
Carta del Docente: disponibile il nuovo bonus. Indicazioni tecniche per le iscrizioni 2019/2020
Scuola. Se l’alunno si fa male nell’istituto, l’insegnante è obbligato ad accompagnarlo in ambulanza
Augias: “Niente analisi logica e grammaticale a scuola, normale che i ragazzi non capiscano i testi”
Scuola, i sei giorni di ferie possono essere trasformati in permessi: ecco il codice da utilizzare
Leggi qui altre notizie su OggiScuola
Seguici anche sulla nostra pagina social Facebook e sul profilo ufficiale Twitter