Cronaca

Legò il compagno di classe disabile minacciando di lanciarlo dalla finestra: per il giudice non è reato

Al bullismo può essere applicato il perdono giudiziale che estingue il reato. E’ quanto deciso dalla Corte d’Appello. Che ha riformato nei riguardi di uno studente accusato di bullismo la sentenza di primo grado. Abbassandola ad un anno e quattro mesi di reclusione, ed applicando il perdono giudiziale che estingue il reato.

Come riporta Il Messaggero, uno studente, J.C., ora ventenne, aveva legato in classe mani e piedi ad un compagno di classe disabile, sollevato dalla sedia, minacciato di essere lanciato dalla finestra. Poi fatto cadere a terra, il tutto con lanci di vari oggetti al volto e vittima di frasi volgari, in assenza degli insegnanti. In primo grado il minorenne, di un istituto dell’Aquila, era stato condannato a 3 anni di reclusione. Sentenza poi ribaltata dalla Corte d’Appello che ha riformato la sentenza nei riguardi dello studente.

 

 

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