Cronaca

Il padre lo rimprovera per uno spinello, 17enne si uccide gettandosi dal quarto piano. “Non mi do pace”

“Mio figlio non c’è più e non mi importa di quello che dicono e diranno gli altri. Di come lo giudicavano e di come lo giudicheranno adesso. Nessuno me lo potrà mai ridare indietro”. A parlare al “Messaggero” è il papà del 17enne che si è ucciso gettandosi dal quarto piano di uno stabile a Guidonia, Comune alle porte di Roma, dopo che era stato rimproverato per uno spinello.

“Non può essere uno spinello ad averlo spinto di sotto, ha reagito male a quello che era un semplice chiarimento con la madre. Io glielo dicevo sempre”, spiega il padre, “di venire a parlarmi, di confidarsi se aveva un problema, un pensiero, qualcosa che lo affliggeva. Era l’amore mio”.

“Come tutti gli adolescenti, cercavo di trascorrere più tempo possibile con lui, ma mio figlio era un bravo ragazzo, a scuola stava anche migliorando con i voti e poi c’era il calcio, la sua grande passione”, racconta l’uomo che non si dà pace.

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