Babbo Natale al posto del Gesù e niente presepe in aula, scoppia la rivolta
Babbo Natale al posto del Gesù e niente presepe in aula, scoppia la rivolta
Meglio Babbo Natale del bambino Gesù. Più multirazziale e meno cristiano. Meno offensivo delle altrui sensibilità. Devono aver pensato questo le due insegnanti marchigiane quando hanno annullato la recita di Natale. Niente recita né presepe, quindi. Al loro posto canti e balli e distribuzione di doni da parte di Babbo Natale. Il fatto ha scatenato un putiferio.
Come era facile prevedere. Nella scuola dell’infanzia «Rodari» di Moie di Maiolati Spontini il Natale non ha un’aria di pace. L’idea non cattiva era di non far sentire differenze tra i bambini di diverse confessioni religiose. Il risultato è stato far arrabbiare i genitori. Genitori scatenati sui social che parlano di «discriminazione dei bimbi cattolici». E sulla vicenda sono già intervenuti il leader di Fdi Giorgia Meloni e il Garante dell’infanzia delle Marche.
A riportare la calma la dirigente Patrizia Leoni, . «La recita si farà . E sarà una festa davvero inclusiva, in cui anche le famiglie di bambini di altre confessioni religiose potranno portare il loro contributo, con fiabe recite e tradizioni proprie. La vera integrazione non è togliere qualcosa. L’integrazione è aggiungere, conoscersi, incontrarsi. Qui l’integrazione è vera è praticata fin dalla scuola e il presepio è una tradizione che unisce le famiglie».
Ma allora su quale base era stata presa la decisione? Erano state le insegnanti con una decisione propria comunicata il 6 novembre ai rappresentanti dei genitori, nel consiglio interclasse. «Una decisione – spiega la dirigente – e di cui non ero informata e che non condivido affatto».
Sul caso è intervenuta anche la leader di Fratelli d’Italia con un posto di Facebook: «Prima era “discriminatorio” il crocifisso, poi il presepe, ora le recite di Natale. Ma sono i bimbi a sentirsi offesi, o è il fanatismo ideologico di qualche dirigente a spingere per censurare ogni simbolo e tradizione della nostra cultura?».
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