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Diplomi falsi per insegnare nella scuola: 25 indagati in diverse regioni. E’ scandalo

Diplomi falsi per insegnare nella scuola: 25 indagati in diverse regioni. Sarebbe un 69enne di Mangone (Cs), l’autore dei falsi diplomi presentati da decine di persone per poter accedere all’insegnamento nelle scuole.

La “stamperia” individuata dai Carabinieri si trova a Cosenza. L’inchiesta stamane ha portato alla notifica di 25 avvisi di conclusione indagini in diverse regioni d’Italia, in aggiunta ai 33 notificati in precedenza.

DIPLOMAI FALSI, L’INDAGINE

Il 25 gennaio 2018 effettuata una perquisizione domiciliare nell’abitazione del presunto artefice delle falsificazioni che ha permesso di rinvenire un vero e proprio “diplomificio”. Una centrale del falso organizzata con diversi computer, stampanti e vario materiale informatico. Nonche’ copie cartacee di diplomi gia’ falsificati.

Nel corso delle operazioni tutto il materiale e’ stato posto sotto sequestro anche per impedire all’uomo di continuare nell’attivita’ illecita. In particolare, rinvenute 30 stampe di diplomi apparentemente rilasciati dall’Istituto Nazionale Scuole e Corsi Professionali, compilati con nominativi di insegnanti gia’ emersi nel corso dell’operazione per aver utilizzato titoli falsi, nonche’ 2 risme di carta pergamenata per diplomi, in bianco, pronte per la stampa.

A conclusione delle successive verifiche, cosi’ come riportato sull’avviso di conclusione delle indagini preliminari, al pensionato di Mangone contestata la contraffazione di 22 titoli di studio utilizzati dagli indagati nelle istanze presentate ai vari istituti scolastici e Uffici scolastici regionali.

Da quanto emerso dalle dichiarazioni rese agli inquirenti da un’ indagata, il falsario,tramite un intermediario, avrebbe chiesto alla donna la somma di 3.000 euro in cambio del titolo falso.
L’attivita’, condotta in stretta sinergia con gli U.S.R.-A.T.P. di tutta Italia, ha gia’ portato all’allontanamento di molti degli insegnanti in possesso di titoli falsi, che esercitavano la professione abusivamente, garantendo in tal modo a docenti in regolare possesso delle abilitazioni all’insegnamento di assumere il posto di lavoro.

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