News

Famiglia rom minacciata. Insegnanti scrivono a Mattarella: “Le bambine di Suzana sono le nostre bambine”

Famiglia rom minacciata. Insegnanti scrivono a Mattarella: “Le bambine di Suzana sono le nostre bambine”. “Siamo genitori e insegnanti dell’I.C. Simonetta Salacone, la scuola che frequentano tre delle quattro figlie di Suzana, la donna rom (nata in Italia) che ha finalmente avuto la possibilita’ di dare una casa alla sua famiglia con l’assegnazione di un alloggio popolare a Torrenova. Un diritto che si e’ conquistata regolarmente e legalmente.

MINACCIATA INSIEME ALLE FIGLIE

Cio’ nonostante da quando e’ entrata nel suo alloggio e’ stata ed e’ continuamente minacciata, insultata, molestata da persone fomentate e sostenute dalla formazione di estrema destra Azione frontale. Il cui presidente, tale Ernesto Moroni, e’ l’autore dell’invio di teste di maiale alla comunita’ ebraica di Roma nel gennaio del 2014″.

E’ quanto si legge in una lettera che gli insegnanti dell’Istituto comprensivo Salacone di Centocelle hanno inviato al presidente della Repubblica, alla sindaca, al governatore del Lazio, al vice premier Matteo Salvini e al prefetto di Roma.

I PRESIDI SOTTO CASA

“Organizzano presidi sotto casa sua- spiegano- la insultano con slogan razzisti di giorno e di notte, insultano le sue bambine appena si affacciano nel cortile condominiale. Qualche sera fa le hanno staccato la corrente elettrica. Fortunatamente Suzana ha trovato ad accoglierla anche splendidi vicini di casa, che la stanno sostenendo come possono.

E la stiamo sostenendo anche noi, genitori e insegnanti, organizzando dei turni per non lasciarla sola di notte. Aiutandola ad arredare la sua casa, continuando a motivarla nella sua coraggiosa scelta di lasciare il campo per una nuova vita nella sua casa. Facciamo tutto questo con gioia e senso di appartenenza ad una comunita’, la nostra scuola, inclusiva, democratica e antifascista, ma ci chiediamo se sia normale.

Possibile che delle persone debbano organizzare dei turni per salvaguardare l’incolumita’ di una di loro? Possibile che delle bambine debbano essere terrorizzate? Insultate? Che le autorita’ conoscono gli autori di queste violenze e lasciano che continuino a perpetrarle?

LA SCUOLA DI TUTTI

Le bambine di Suzana sono le nostre bambine. Suzana e’ una di noi. Non possiamo tollerare che le compagne delle nostre figlie e dei nostri figli subiscano quotidianamente violenze e umiliazioni. In quale paese viviamo? Continueremo a presidiare la casa di Suzana fino a quando non sara’ sicura, continueremo ad impegnarci con lei perche’ prevalgano l’inclusione e l’interazione sull’odio fascista e l’intolleranza.

La nostra scuola e’ intitolata a Simonetta Salacone. Simonetta diceva che ‘la scuola puo’ tutto’. E noi le crediamo”, concludono.

Leggi altre notizie su OggiScuola

Seguici su Facebook e Twitter

Articoli correlati

Back to top button