Ponte più lungo della storia. La psicologa: “Genitori in crisi, preferiscono il rientro a lavoro”
“Una manna per gli studenti e un problema per i genitori”. Con queste parole la dott.ssa Patrizia Mattioli, psicologa e psicoterapeuta, descrive le pause didattiche in occasione delle festività. Esattamente come il mega-ponte che quest’anno vede Pasqua, 25 aprile e primo maggio particolarmente adatti a saltare diversi giorni di lezione.
Scuola chiusa: genitori in crisi
L’incidenza delle interruzioni didattiche sulla vita quotidiana delle famiglie, sostiene la studiosa, è particolarmente alta quando i figli sono piccoli. “La complessità della vita quotidiana – argomenta Mattioli – rende necessaria una notevole flessibilità e intercambiabilità di ruoli all’interno della famiglia”. In questo nuovo equilibrio del menage familiare “la scuola ha un suo ruolo e quando la scuola chiude l’equilibrio vacilla”. Specialmente in caso di figli piccoli.
“Non tutti hanno nonni (o zii, o parenti, o amici) che si offrono, o risorse economiche per soluzioni alternative (baby sitter, ludoteche, spazi ricreativi), così i momenti che dovrebbero essere di riposo per tutti, per i genitori sono spesso i più faticosi. Al punto che – conclude Mattioli – il rientro al lavoro può sembrare meno pesante”. Una considerazione paradossale, quella della psicoterapeuta. Ma non per questo lontana dal vero.
Leggi tutto QUI
Leggi altre notizie su OggiScuola