AperturaCopertinaGENERICINewsOpinioniPRIMO PIANOULTIMEUncategorized

SBC: contro l’Invalsi gli insegnanti sono rimasti alla finestra. Spendiamo oltre 400 milioni di euro per prove inutili

In  tutti questi anni gli insegnanti  se avessero voluto, avrebbero avuto modo di boicottare  reiteratamente le prove  Invalsi così da renderle  meno invasive  all’interno delle scuole.
Molte sono state le parole contro queste prove,  si sono coniate parole come “Invalsicomio”, ma  pochissime
sono state le azioni per contrastarle, nel concreto  la partecipazione agli scioperi dei Cobas è  stata solo di pochi  militanti e, visto le percentuali dei partecipanti,  sono stati scioperi poco  significativi.
In pratica ora il sistema delle prove Invalsi  è entrato in pieno  nel processo di apprendimento e di valutazione,  stravolgendo completamente  la didattica, anche i libri di testo si sono ormai  dovuti  adeguare.
Inutile dire il volume  di affari e il giro di interessi che hanno ruotato e  ruotona tuttavia  intorno al  cosiddetto carrozzone Invalsi, nel 2023 sono stati spesi oltre 400 milioni di euro (ultimo dato in nostro possesso).
Io credo che  le prove andassero somministrate  a campione e avrebbero dovuto  avere il  solo fine di diversificare i finanziamenti  ministeriali alle scuole in ragione dei loto bisogni educativi differenti da scuola a scuola. Invece si preferisce fare parti uguali tra disuguali, processo che si accentuerà con l’autonomia differenziata di cui gli insegnanti non parlano ma  presto  ne vedranno gli effetti nefasti.
Comunque le prove invalsi  non sarebbero mai dovute entrare a far parte delle prove di esame  della scuola secondaria di primo e di secondo grado oggi  invece sono richieste per partecipare agli esami.
 Ecco credo che con una lunga lotta ci sarebbero stati dei risultati significativi  nell’ottica dell’annullamento
ovvero nel  ridimensionamento anche con l’appoggio dei sindacati di categoria rappresentativi  che  ad
eccezione dei Cobas,  sull’ Invalsi si sono disinteressati anzi qualcuno ha condiviso le prove e le ha  pure
sostenute.
Ma si sa gli insegnanti da anni ormai hanno scelto di non lottare e non scioperare.
La cosa buffa è che le prove Invalsi così costose per lo Stato, cioè per tutti noi, non servano a niente,  salvo, una
volta avuti i risultati dal Presidente dell’Invalsi, questi  saranno utilizzati dal Ministro pro tempore per
dichiarazioni alla Stampa, ma  ogni anno il contenuto dei comunicati  è sempre lo stesso e cioè  che i risultati
sono diversi tra Nord e Sud e che le scuole funzionano meglio al Nord che al Sud.
E che si fa? Nulla. Si sprecano soldi per le prove Invalsi, i cui risultati non si sa a cosa servano  davvero ma soprattutto non cambia nulla.
Fratelli d’Italia in campagna elettorale (cfr  Ella Bucalo) avevano  detto  di  voler abolire  una volta al Governo le prove Invalsi , evidentemente ora che sono  al Governo con Lega e FI, hanno  cambiato idea.
Libero Tassella SBC

Articoli correlati

Back to top button