AperturaCopertinaGENERICINewsPRIMO PIANOULTIMEUncategorized

Scuola italiana in ritardo digitale: Solo 1 su 2 studenti utilizza l’online

Secondo il report di GoStudent, l’Italia è in ritardo rispetto ai principali paesi europei nell’adozione di tecnologie e strumenti di apprendimento online

Milano, 5 Marzo 2024 – L’Italia è in ritardo nelle materie digitali, con un gap particolarmente evidente nelle classi della generazione Alpha. Queste classi, rispetto alle loro controparti europee, sono meno stimolate e incoraggiate nell’adozione di tecnologie e strumenti di apprendimento online. Solo il 34% degli studenti italiani utilizza computer in classe, rispetto ad una media europea del 50%. Questa percentuale scende al 25% quando si tratta di tablet, contro il 36% della media europea.

Questi dati emergono dal GoStudent Future of Education Report 2024, l’ultima ricerca condotta da GoStudent in collaborazione con Edelman Data & Intelligence. La ricerca ha coinvolto oltre 5000 genitori o tutori e più di 5000 giovani tra i 10 e i 16 anni – la cosiddetta Gen Alpha – in 6 diversi paesi: Austria, Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito.

Metà delle scuole italiane non sono sufficientemente attrezzate per garantire ai ragazzi l’accesso a strumenti di apprendimento online e coltivare lo sviluppo di quelle competenze digitali che, secondo i dati della Commissione europea, sono un requisito fondamentale per il 90% dei lavori professionali.

Gli stessi studenti coinvolti nella ricerca evidenziano l’esigenza di un approccio più aperto e maturo verso il digitale. Secondo la metà degli intervistati, entro il 2050 l’aula potrebbe addirittura non esistere più, con l’apprendimento che avverrà direttamente in un’aula virtuale utilizzando la VR. Il 74% pensa che la tecnologia sia fondamentale per permettere di imparare più e meglio di come avviene attualmente.

Anche i genitori riconoscono la forza di una scuola più digitale. Il 75% dei genitori intervistati dalla ricerca di GoStudent ritiene preziosa la scuola digitale perché consente ai ragazzi di imparare al proprio ritmo, personalizzando l’apprendimento con programmi “su misura”. Le famiglie italiane si rendono conto che i loro figli trovano maggiori stimoli attraverso un coinvolgimento misto e ibrido, prendendo in esempio i modelli degli altri paesi europei. Il 50% dei genitori concorda sul fatto che l’apprendimento misto offra un supporto più efficace anche nella sfera emotiva, riconoscendo il suo impatto positivo nel ridurre lo stress e l’ansia.

Con l’evoluzione dei metodi di apprendimento, è necessario guardare anche al di là dell’aula. In Italia, i genitori che hanno scelto le ripetizioni per i propri figli le valutano come strumento estremamente efficace (74% per quelle in presenza e 63% per quelle online), superando l’idea che siano utili solo per gli studenti in difficoltà (64% dei genitori contro il 71% della media europea). Le ripetizioni contribuiscono a consolidare la comprensione dei concetti e a migliorare le prestazioni accademiche, aumentando la fiducia degli studenti e fornendo un ambiente positivo in cui possono progredire a un ritmo che si adatta alle loro esigenze individuali.

“Sappiamo quanto un approccio ibrido all’istruzione possa giovare ai ragazzi, non solo per i risultati in termini didattici ma anche in un’ottica di sostegno al loro benessere” – afferma Felix Ohswald, CEO e co-fondatore di GoStudent. “Analizzando le risposte di studenti e genitori, emerge chiaramente la direzione verso cui si sta orientando il futuro dell’istruzione. Non si parla di sostituire le relazioni dal vivo e il contatto umano con gli insegnanti; noi di GoStudent ci proponiamo però di fornire strumenti supplementari che rispondano alle esigenze delle future generazioni. Immaginiamo un futuro in cui l’istruzione ibrida si fonda armoniosamente con il sistema educativo tradizionale. Rileviamo un crescente entusiasmo degli studenti.”

Articoli correlati

Back to top button