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D’Aprile: Non è la soluzione, la collaborazione tra docente di sostegno e curricolare esiste già

D’Aprile, Segretario Generale della Uil Scuola Rua, mette in discussione la recente proposta di legge che prevede l’introduzione delle cattedre miste. Secondo D’Aprile, la collaborazione tra docenti di sostegno e curricolari esiste già e non c’è bisogno di inventarsi cattedre miste.

Un modello di successo

Il modello italiano di inclusione è un esempio per gli altri paesi. “Perché modificarlo?” chiede D’Aprile. “Dell’idea delle cattedre miste non se ne sente il bisogno”. La compresenza tra i due insegnanti è il vero successo formativo per l’alunno con disabilità e non ci può essere interscambiabilità.

L’importanza della specializzazione

D’Aprile sottolinea l’importanza di specializzare più docenti e coprire tutti i posti vacanti, circa 100 mila, per assicurare più continuità agli alunni con disabilità. “Non vorremmo che fosse l’ennesimo stratagemma per risparmiare sugli organici” afferma.

Un esempio per l’Europa

Il nostro sistema di inclusione è un esempio per gli altri paesi europei che si recano in Italia per studiare il nostro modello. In Europa, paesi come Germania, Danimarca, Francia e Inghilterra, esistono ancora le classi differenziali. In Italia questo non succede da circa 50 anni.

Abolire il numero chiuso

È indispensabile abolire il numero chiuso per l’accesso ai corsi universitari e stabilire un collegamento tra il numero di posti disponibili e il reale fabbisogno a livello nazionale. Le 21.000 ammissioni ai corsi universitari di specializzazione, situati in luoghi geograficamente non funzionali alle reali esigenze dei territori, costituiscono un fabbisogno che non corrisponde adeguatamente alle necessità dell’intero Paese.

Intervenire sulla composizione del personale

Al contempo, è essenziale intervenire sulla composizione effettiva del personale: un posto di sostegno, rimasto tale fino al 30 giugno per due o più anni, dovrebbe necessariamente essere convertito al 31 agosto. Questo non solo consentirebbe di effettuare nuove assunzioni, ma garantirebbe la continuità didattica per gli alunni con disabilità.

Ricordate, l’inclusione scolastica è un diritto di tutti gli alunni e un dovere di tutti i docenti. Non lasciamo che venga compromessa.

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