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Gratuità libri di testo, revisione criteri formazione classi, quota 98 e mobilità regionale

Il Gruppo di lavoro PSI scuola, composto da membri provenienti da diverse regioni del Paese, si è riunito il 24 novembre per discutere una serie di questioni cruciali relative all’istruzione.

Tra le proposte presentate, figurano la proroga della fase transitoria di reclutamento, la gratuità dei libri di testo per gli alunni in obbligo scolastico, il potenziamento delle borse di studio per gli studenti universitari, la revisione dei criteri di formazione delle classi, la disponibilità del 100% dei posti disponibili in ciascuna regione per la mobilità e l’introduzione della quota 98 per il personale scolastico.

Queste proposte sono state elaborate in vista della discussione parlamentare sulla legge di bilancio 2024. Il comunicato stampa che segue fornisce ulteriori dettagli su queste proposte e sulle discussioni avvenute durante l’incontro.

Il Comunicato

Si è riunito venerdì 24 novembre il Gruppo di lavoro PSI scuola.

Presenti compagne e compagni di diverse regioni del Paese.

All’OdG la legge di bilancio 2024 e le eventuali proposte da presentare in sede di discussione
parlamentare.

Il gruppo di lavoro scuola del PSI ha elaborato proposte relative: alla proroga della fase
transitoria di reclutamento; alla gratuità dei libri di testo per gli alunni in obbligo scolastico
(sulla proposta il PSI sta raccogliendo le firme dei cittadini) e al potenziamento delle borse di
studio per gli studenti universitari; alla revisione dei criteri di formazione delle classi; alla
disponibilità del 100% dei posti disponibili in ciascuna regione per la mobilità; per introdurre,
a fronte del sempre maggior carico di lavoro, della quota 98 per il personale scolastico.
Nell’incontro è emersa la grave situazione nazionale del sostegno e la necessità che esso
venga potenziato nell’ottica del sostegno alla classe intera più che al singolo alunno.
Preoccupante infine lo stato di avanzamento dell’iter parlamentare dell’autonomia
differenziata che, se estesa all’istruzione, spaccherebbe socialmente e culturalmente il Paese
e, al loro interno, le stesse regioni.

Luca Fantò
Responsabile nazionale PSI scuola

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