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I percorsi abilitanti e la quantificazione dei CFU. Facciamo il punto della situazione con Libero Tassella (SBC)

Non si fa che parlare in questi primi giorni di agosto dei percorsi abilitanti ed è un gran chiedere tra coloro che stanno cercando di capire la complessa mappa della formazione iniziale degli insegnanti tra i docenti precari più o meno storici, tra giovani laureati e i laureandi interessati alla professione di insegnante e anche tra insegnanti di ruolo che vogliono abilitarsi per presentare la domanda di passaggio di ruolo o di cattedra.

Molti tra i docenti di ruolo aspettano di conseguire l’abitazione per un avvicinamento con la mobilità professionale interprovinciale, tra loro ci sono i docenti cosiddetti “ingabbiati”, più di quanti si pensi ( non sono ancora stati quantificati), la maggior parte di loro sono stati assunti con la legge 107/2015 all’epoca del governo Renzi in un’ altra provincia rispetto a quella di residenza ma non sono riusciti negli anni a rientrare con il trasferimento interprovinciale, qualcuno ha ottenuto saltuariamente l’assegnazione provvisoria interprovinciale su materia o su posto di sostegno senza il possesso del titolo, avendo una o più annualità su posto di sostegno.

Alcune domande arrivano anche dalle mamme insegnanti che guardano ancora all’insegnamento come possibilità lavorativa sicura per i propri figli in particolar modo per le loro figlie.

Dunque sono state previste diverse tipologie di percorsi abilitanti.

Partiamo dal percorso di 60 CFU

E’ rivolto a chi ha già il titolo per insegnare nella scuola secondaria di primo e di secondo grado in una classe di concorso e agli studenti iscritti ad una laurea magistrale.

Coloro che hanno già conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 non sono interessati a questo percorso di 60 CFU bensì al successivo.

Il percorso dei 36 CFU

È rivolto a coloro che hanno conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022. Si possono anche convalidare crediti maturati in precedenti percorsi universitari.

Il Percorso di 30 CFU

a) accedono i docenti che hanno già l’abilitazione in una classe di concorso della scuola secondaria;

b) accedono i docenti che sono in possesso della specializzazione su sostegno,

c) accedono i docenti che hanno l’abilitazione in altro grado ad esempio chi è abilitato nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria ora potrà abilitarsi per la scuola secondaria di primo e di secondo grado e partecipare al passaggio di ruolo ( mobilità professionale).

Trattasi di docenti che, titolari in provincia su infanzia e primaria vogliono insegnare nella scuola secondaria oppure tentare il passaggio di ruolo interprovinciale in quanto su infanzia e primaria non riescono ad ottenere il trasferimento interprovinciale.

c) accedono anche i docenti con 3 anni di servizio svolti nella scuola statale/ paritaria negli ultimi 5 anni, di cui un anno di servizio specifico per la classe di concorso su cui ci si vuole abilitare.

Per anno di servizio si deve intendere 180 gg di servizio anche non continuativo ovvero un servizio continuativo dal primo febbraio alla fine degli scrutini.

Tutti questi percorsi sopra descritti partiranno nell’ anno accademico 23/24.

Sull’argomento, visto l’interesse, torneremo con nuovi articoli.

Libero Tassella

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