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Concorso ordinario scuola, prove entro dicembre 2021: diverse le novità e anche i dubbi degli aspiranti

Il concorso ordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado è stato bandito ormai più di un anno fa e i tanti aspiranti docenti che si sono iscritti con il desiderio di sostenerlo, sono ancora in attesa di conoscere le date di svolgimento.

Al momento non vi sono state comunicazioni ministeriali in merito, ma più volte il Ministro dell’Istruzione Bianchi e la sottosegretaria Floridia hanno sottolineato che i concorsi scuola verranno tutti avviati entro fine 2021.

Se per la data precisa gli aspiranti riescono ad attendere senza alcuna difficoltà, quello che rende più complicato lo studio è il non essere del tutto a conoscenza di come saranno strutturate le prove e su cosa verteranno.

LE NOVITA’ DEI CONCORSI ORDINARI SCUOLA

Il bando pubblicato lo scorso anno, infatti, subirà una serie di modifiche introdotte nel DL Sostegni bis, il quale prevede anche che queste si applichino anche ai concorsi già banditi.

Il Ministero dell’Istruzione, quindi, dovrà pubblicare uno specifico decreto che riporti tutte le novità riguardanti i concorsi scuola e le modifiche rispetto a quanto era previsto dai bandi originari.

Tale decreto è molto atteso dagli aspiranti docenti i quali, avendo già cominciato a prepararsi per le prove, vorrebbero avere un riferimento normativo preciso grazie al quale orientarsi con la preparazione.

Al momento, quello che già si sa è che i concorsi:

  1. saranno annuali e semplificati 
  2. avranno una prova scritta a risposta multipla, una prova orale, valutazione dei titoli e graduatoria. 
  3. non avranno una preselettiva 

Questa la nuova struttura dei concorsi.

Ma su cosa verteranno?

I quesiti della prova scritta sono volti all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso

o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese.

La prova sarà superata con 70 punti e si passerà così alla prova orale, cui segue la valutazione dei titoli.

Come specificato all’interno del Decreto Sostegni-bis, le nuove norme saranno sì utilizzate anche per i concorsi

già banditi nel 2020 ma non vi sarà una riapertura dei termini di iscrizione.

Potranno invece essere rivisti i programmi.

Questo significa che, sebbene in linea di massima si sappia cosa cambierà nei prossimi concorsi, i programmi di studio potrebbero non essere quelli definitivi.

Gli aspiranti docenti continuano a prepararsi su ciò che potrebbe tornar loro utile ma attendono con una certa ansia nuove indicazioni dal Ministero.

 

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