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Il nuovo contratto della scuola: le novità per docenti e Ata

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso piena soddisfazione per la definizione

delle trattative che hanno condotto alla sottoscrizione dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale, con la

condivisione delle principali parti sindacali rappresentative.

“Il nuovo contratto segna un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il

personale della scuola, sia docenti sia Ata”, ha dichiarato Valditara. “Sono state inoltre recepite a livello

contrattuale le funzioni del docente tutor e del docente orientatore e questo consentirà di affermare

definitivamente il principio della personalizzazione dell’istruzione, rimarcando la centralità nel sistema della

persona dello studente”.

Il contratto, che riguarda circa 1,2 milioni di dipendenti pubblici del comparto Istruzione, prevede una serie di

novità e miglioramenti per il personale scolastico, tra cui:

  • Aumenti salariali medi per i docenti pari a 124 euro al mese, grazie a risorse finanziarie aggiuntive stanziate dalla legge di bilancio per l’anno 2022 sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), pari a 300 milioni di euro.
  • Maggiore tutela per il personale precario docente e ATA, con la possibilità di fruire di tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari.
  • Incremento stabile della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) che porta a un valore rideterminato complessivo che va da 194,80 euro a 304,30 euro al mese e incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) che porta a un valore rideterminato complessivo che va da 79,40 euro a 87,50 euro.
  • Incremento del 10% delle retribuzioni delle ore aggiuntive per i docenti finanziato con il FMOF.
  • Riconoscimento delle funzioni professionali del docente tutor e del docente orientatore, introdotte recentemente dal Ministero, che saranno oggetto di contrattazione.
  • Riordino delle aree relative al personale ATA delle istituzioni scolastiche, offrendo concrete opportunità di sviluppo professionale a una platea di circa 182.000 dipendenti. In particolare, sono previsti gli sviluppi professionali verticali dal profilo A al profilo di Operatore, anche per favorire un’attività qualificata di assistenza alle esigenze degli alunni con disabilità; la semplificazione delle procedure per accedere alle posizioni economiche attraverso un percorso più veloce di formazione e valutazione; l’attribuzione di nuove posizioni economiche orizzontali.

Il Ministro Valditara ha ringraziato l’ARAN e le Organizzazioni sindacali per il lavoro svolto e ha ribadito il suo impegno a sostenere il ruolo fondamentale della scuola nel Paese. “Questo contratto è un segnale forte della nostra volontà di riconoscere il valore sociale e professionale dei lavoratori della scuola, che ogni giorno contribuiscono alla formazione delle nuove generazioni e alla crescita culturale ed economica dell’Italia”, ha concluso Valditara.

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