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SBC : Perché al Sud  per infanzia e primaria le GAE sono non ad esaurimento ma in secula seculorum?

SBC : Perché al Sud  per infanzia e primaria le GAE sono non ad esaurimento ma in secula seculorum?

Il problema nelle province del Sud sono gli organici di diritto di infanzia e primaria, (per l’infanzia la 107 nel 2015  non ha previsto neppure il potenziamento), legati  certo alla  denatalità ma a cui si aggiunge soprattutto  la mancanza di tempo lungo, quindi una  carenza   dell’offerta formativa al Sud rispetto al Nord tollerata da tutti i Governi.
Non possiamo poi non sottolineare il fenomeno delle classi pollaio dalla Legge Gelmini in poi, al Sud ci sono sezioni di scuola dell’infanzia con 26 bambini.
I comuni al Sud non riescono a garantire i medesimi  servizi  (mense, trasporti) di quelli  del Nord. E questo potrebbe accentuarsi ancor di più con l’autonomia differenziata.
 Ai ragazzi del Nord è garantito un anno in più di scuola rispetto ai ragazzi del Sud, ma di ciò le prove INVALSI non ne tengono conto,  visto che poi gli studenti  sono sottoposti alle stesse prove su tutto il territorio nazionale e per citare Don Milani di fanno parti uguali tra disuguali. Del resto la nostra scuola è una scuola di disuguaglianze.
Questo determina che le immissioni in ruolo ogni anno si riducano  a poche  unità  per alcune tipologie di posti,  pensiamo ai posti curriculari e di sostegno nella scuola dell’infanzia e primaria  e quindi il mancato scorrimento e l’esaurimento delle GAE provinciali che da esaurimento sono diventate eterne, docenti che stazionano in GAE da oltre 20 anni e che saranno costretti a rimanerci ancora per anni, ci sono molti docenti che vanno in pensione ormai da precari.
Del resto  da qualche anno  il problema dei vincoli  nei trasferimenti , che dal 2023/ 24 saranno addirittura strutturali per legge, non agevola chi decide di stabilizzare il rapporto di lavoro  al Nord per poi chiedere il trasferimento al Sud come accadeva per il passato, con il risultato di determinare un precariato sia  al Nord  sia  al Sud.
 Si consideri infine  l’impatto che ha avuto la Legge Fornero a partire dal 2011 sul turn over, che  poteva  essere forse l’unico strumento per favorire la stabilizzazione dei docenti al Sud anche per primaria e infanzia.
 Denatalità, mancata  generalizzazione del tempo lungo  e  blocco del turn over ( le insegnanti di primaria e infanzia vanno ormai  in pensione a 67 anni)  costituiscono un mix che rende  le GAE eterne , per il sostegno poi c’è  il problema della discrasia tra organico di diritto ( sottodimensionato per taglio di spesa ) ancora determinato con un rapporto 1/4 rispetto all’organico di fatto che è determinato sul reale fabbisogno dei  posti di sostegno.
 Qui bisogna intervenire equiparando gli organici di diritto a quelli di fatto prevedendo in Legge di bilancio uno stanziamento ad hoc e non una manciata di posti in più  che serve  veramente a poco e comunque a rinviare e non risolvere il problema.
Ma su questo malgrado le pressioni sindacali i Governi non  hanno mai voluto impegnarsi,  prendendo  precisi  impegni di spesa del tutto insufficienti per l’adeguamento dell’organico di sostegno alle reali esigenze educative dei disabili inseriti nelle scuole statali, preferendo lo strumento della deroga in organico di fatto.
Ecco perché al Sud le Gae per alcune tipologie di posto ( infanzia, primaria  ma penso anche alla  A046 Discipline giuridiche ed economiche ) non sono ad esaurimento ma eterne.
Libero Tassella SBC

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