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Ecofemminismo e Lgbt: le materie nella scuola spagnola

Addio Storia e Filosofia, benvenuti Ecofemminismo e Lgbt. Parte in Spagna la rivoluzione scuola. A fine marzo, il re Felipe VI ha infatti dato il proprio assenso all’entrata in vigore della riforma della scuola secondaria dell’obbligo, equivalente grosso modo alla scuola media italiana. La storica svolta è stata decisa dal governo del premier socialista Pedro Sanchez e, in particolare, dal suo ministro dell’Educazione nazionale, Pilar Alegria.

La riforma: Ecofemminismo e Lgbt

In cosa consiste la riforma spagnola? Estromette per esempio dai piani di studio la Filosofia e tematiche “scabrose” come la scoperta dell’America o la Rivoluzione francese. Gli avvenimenti storici, inoltre, non saranno più studiati in classe seguendo l’abituale ordine di successione cronologico, bensì focalizzandosi su “nuclei e blocchi tematici“. Ad esempio la disuguaglianza sociale e la lotta per il potere l’ ecofemminismo, i diritti LGBTIQ+.

Lo studio della Filosofia è stato invece preservato nella sua impostazione tradizionale, ma è stato eliminato dai programmi didattici della scuola secondaria dell’obbligo per transitare in quelli della scuola superiore, che in Spagna non è obbligatoria.  La svolta impressa dal duo Sanchez-Alegria ha stravolto anche lo studio della Matematica. I docenti di questa disciplina non potranno infatti più trattare temi come i logaritmi o le espressioni, ma dovranno piuttosto mettere in evidenza il “significato socio-affettivo della matematica”.

Naturalmente, non sono mancate le polemiche. La nuova impostazione scolastica spagnola darà buoni frutti? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

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