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Sasso furioso: “Rispetto e silenzio”

Il Sasso furioso. Il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione nel governo Draghi, si sfoga infatti con un duro post su Facebook. Oggetto: la vicenda del docente che si è dato fuoco il 31 gennaio scorso davanti alla stazione dei Carabinieri di Rende, in provincia di Cosenza, spacciato per un suicidio di un prof no vax. “La famiglia del docente di Rende smentisce le voci circolate e chiede rispetto e silenzio. Rispetto. E silenzio sul loro dramma”.

Il fatto

 

Durante la giornata del 31 gennaio 2022 erano in circolazione due video relativi a un uomo che si è dato fuoco davanti alla stazione dei Carabinieri di Rende. A seguito del fatto è iniziata a circolare la narrazione No vax e No Green pass del docente disperato perché sospeso dal lavoro in quanto non vaccinato. A quanto pare una falsa notizia sostenuta attraverso un post Facebook. Da quanto si apprenderebbe dai Carabinieri infatti, ma soprattutto dalla famiglia, l’uomo non era sospeso. Il docente era vaccinato. L’uomo avrebbe chiesto dei giorni di permesso per motivi personali per tornare in Calabria.

La smentita della famiglia

 

A fornire ulteriore fondamento alla smentita è la famiglia del giovane che, tramite i loro avvocati, rilasciano un comunicato (pubblicato da Cosenzachannel e Lacnews24): “Spiace che siano state diffuse notizie infondate circa le motivazioni del gesto e che si stia speculando su una vicenda che richiederebbe il giusto rispetto e un doveroso silenzio». Con maggiore precisione: «Il gesto non è in alcun modo riconducibile ad una protesta per il mancato Green pass, visto che al nostro parente erano già state inoculate le prime due dosi di vaccino e si era in attesa della terza. Chiediamo, dunque, silenzio e rispetto del dolore e della privacy, purtroppo già ampiamente violata, anche per consentire al personale sanitario di agire nel migliore dei modi e senza alcuna pressione mediatica”.

 

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