Quando uno studente se la dà a gambe. E scappa da scuola. Alla fine di chi è la colpa? Solo negli ultimi giorni tre casi: la storia dell’11enne della periferia di Bologna affetto da sindrome di down che era uscito da scuola e dopo un’ora e mezza di ricerche è stato trovato a Casalecchio di Reno. Poi il viaggio dello studente di Pontedera per andare a vedere il Colosseo, a Roma. E il caso due bimbi di una scuola primaria di Bologna, che durante la ricreazione, invece di andare in bagno sono usciti sono usciti da una porta spingendo il maniglione antipanico per recarsi ad un parco nelle vicinanze.
La colpa di chi è?
A questo punto ci si dà alla ricerca di “un colpevole”. E’ un problema di responsabilità dei docenti, che non sorvegliano a dovere in classe? Oppure la responsabilità è dei collaboratori scolastici negligenti? Oppure, i motivi di tali atteggiamenti devono ricondursi ad una cattiva educazione da parte dei genitori nei confronti dei loro figli? La Corte di Cassazione, in una recente sentenza, si è occupata del caso di un bimbo di cinque anni che era uscito indisturbato dal portone principale ed era tornato a casa. Del fatto era incriminata la bidella, che non aveva presidiato l’uscita. Nel giudizio di merito, la donna era stata condannata, ma per la Suprema Corte il processo è da rifare.
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