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Allarme scuola media: apprendimenti in calo, studenti insoddisfatti, docenti precari

I dati del Rapporto Scuola Media di Fondazione Agnelli non sono cambiati rispetto a 10 anni fa

Presentato ieri il Rapporto Scuola Media, interamente in digitale, prodotto dalla Fondazione Agnelli.

Il documento, che analizza i dati e traccia delle proposte per ridare efficacia ed equità alla secondaria di I grado, ha fatto luce su una situazione alquanto allarmante che interessa la scuola media italiana.

Dal 2011, quando la Fondazione pubblicava il primo report sulla scuola media, non si sono osservati cambiamenti: ancora oggi si osservano apprendimenti in calo, evidenti divari territoriali, alta presenza di docenti precari e scarso ringiovanimento del personale docente di ruolo.

Il Comunicato Stampa spiega come il nuovo rapporto nasca dalla volontà di capire “perché gli apprendimenti continuano a non essere soddisfacenti, divari e disuguaglianze a crescere, la didattica a non rinnovarsi, mentre gli studenti appaiono sempre più insoddisfatti del loro stare a scuola e i docenti faticano a trovare le migliori strategie didattiche per un’età difficile e delicata.”

LE PROPOSTE DELLA FONDAZIONE AGNELLI

Sulla base delle criticità riscontrate, la fondazione ha elaborato alcune proposte volte a migliorare alcuni aspetti deboli della nostra scuola media.

In primo luogo, il Rapporto spiega che serve lavorare sugli insegnanti, valorizzandoli, e sulla qualità dell’insegnamento.

E’ fondamentale prevedere percorsi di formazione iniziale per la secondaria con un forte orientamento alla didattica, una laurea magistrale per l’insegnamento.

In fase di reclutamento docenti, è importante anche adottare criteri di abilitazione molto selettivi con prove pratiche per valutare le competenze didattiche.

Da non sottovalutare è la formazione in servizio obbligatoria, che comprenda un costante aggiornamento dei metodi di insegnamento e una periodica valutazione.

Infine, secondo la Fondazione, è necessario migliorare lo status professionale e le motivazioni dei docenti con incentivi di carriera e retribuzioni, anche per attirare verso l’insegnamento i migliori laureati.

Per quanto riguarda la didattica, invece, la fondazione Agnelli orienta le proposte verso nuove metodologie, più coerenti all’evoluzione cognitiva ed emotiva degli adolescenti (gruppi di apprendimento fra pari, strategie metacognitive).

Si dovrebbero anche adottare strumenti e metodologie didattiche che favoriscano la scoperta e la valorizzazione delle inclinazioni personali, dando indicazioni di orientamento per le scelte successive.

Infine, il Rapporto evidenzia che si rende ormai necessaria un’estensione del tempo scuola con la scuola del pomeriggio come scelta ordinamentale.

RIPORTARE LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AL CENTRO DELL’ATTENZIONE PUBBLICA

Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, ha spiegato in sintesi il senso delle analisi e delle proposte elaborate come segue:

“Bisogna riportare la scuola secondaria di I grado al centro dell’attenzione pubblica per farle ritrovare una missione che garantisca efficacia ed equità: consentire a tutti gli studenti di acquisire apprendimenti di qualità, fare crescere la loro capacità di studiare in autonomia, orientare a scelte più consapevoli degli studi successivi”.

 

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