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Attività funzionali all’insegnamento: 40+40 ore da svolgersi obbligatoriamente. Tutti i dettagli normativi

Quante ore i docenti devono dedicare alle attività funzionali all’insegnamento?

E come gestirle nel caso di orario articolato su più scuole?

A disciplinare quanto concerne le attività di carattere collegiale e l’organizzazione in termini di tempo è il CCNL vigente.

COSA SONO LE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO

Le attività funzionali all’insegnamento sono definite e regolate dall’art. 29 del CCNL/2007 come segue:

“1. L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi.

Le ore da dedicare alle attività di carattere collegiale sono 40 ore per la partecipazione al collegio docenti e sue articolazioni e altre 40 per la partecipazione ai consigli di classe, esclusi quelli per gli scrutini intermedi e finali.

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’ FUNZIONALI: I DETTAGLI

Le attività collegiali che si svolgono prima dell’inizio delle lezioni rientrano nelle 40+40 ore in quanto attività funzionali all’insegnamento.

Anche le ore di un consiglio di classe o di un collegio docenti convocati in casi straordinari rientrano nelle ore di attività funzionali e quindi è obbligatorio parteciparvi.

Le operazioni di scrutino ed esami, invece, non rientrano nel computo delle 80 ore di cui sopra perchè si tratta di operazioni considerate “atto dovuto”, descritte dall’art. 29/3 punto c del CCCNL.

Qualora una attività funzionale all’insegnamento come un’attività collegiale, dovesse essere fissata nel giorno in cui un docente ha il suo giorno libero, egli dovrà comunque prender parte all’incontro perché in quel giorno è esentato soltanto dall’obbligo delle lezioni e non anche dalle altre attività non di insegnamento.

E se un docente, partecipando a tutti gli incontri previsti, superasse le 40+40 ore previste?

Se ciò accadesse a seguito della partecipazione alle riunioni del collegio docenti, le ore aggiuntive gli verrebbero pagate (secondo i dettagli definiti dalla tabella 5 allegata al CCNL) o avrebbe diritto all’esonero dalla partecipazione.

Il Contratto attuale non prevede invece la possibilità di accesso ai compensi a carico del fondo qualora si superino le 40 ore di cui all’art. 29/3 lett. b (consigli di classe).

Per queste ultime, quindi, spetta al collegio dei docenti regolamentarle e far sì che soprattutto chi ha molte classi non superi le 40 ore annue.

 

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