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Varianti Covid, lezioni all’aperto con temperature miti o in tensostrutture dove fa freddo, la proposta

Il Garante del Lazio: "Intervento immediato per evitare di interrompere le lezioni in presenza"

Scuola, l’attività didattica in presenza è sempre più a rischio per le varianti del Covid che stanno mettendo a dura prova tutta l’organizzazione scolastica. Dal Garante per il Lazio dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Jacopo Marzetti  arriva una proposta per evitare di interrompere le lezioni in presenza.

”I fatti di cronaca – ha detto all’Adn Kronos –  degli ultimi giorni e il veloce diffondersi delle varianti con il conseguente rischio di chiusure scolastiche richiedono un intervento immediato, al fine di garantire il diritto alla socialità dei giovani e per prevenire un ulteriore deterioramento della salute psichica di bambini e adolescenti’’.

Invitando le istituzioni a ”salvaguardare la didattica in presenza. Attraverso l’uso nelle zone con clima più mite di spazi all’aperto. Ed in quelle con temperature più rigide di tensostrutture normalmente adoperate per le attività sportive. In modo da ampliare gli spazi e ridurre i rischi”.

Non da ultimo nelle aree montane – rilancia – l’attività sportiva si potrebbe eseguire sui campi da sci”.

E’ opportuno già da adesso occuparsi dell’organizzazione estiva per evitare che i ragazzi siano abbandonati a loro stessi e dare la possibilità alle famiglie ed agli operatori di organizzarsi in sicurezza e per tempo”.

VARIANTI COVID, A META’ MARZO PREVISTO INCREMENTO DEI CONTAGI DEL 50%

A causa delle varianti possibile incremento del 50% dei contagi entro metà marzo. La variante inglese ha dimostrato di poter colpire anche i più piccoli. E’ emersa nei giorni scorsi l’indicazione di un attento monitoraggio nelle prossime settimane. Per intervenire, laddove necessario, anche con un’interruzione generalizzata della didattica.

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