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Scuola, arriva l’autunno: finestre aperte o chiuse? Le indicazioni del Ministero

Lezioni riprese ormai in tutta Italia. La bella stagione inizia a lasciare il passo alle temperature autunnali ma a scuola chiudere le finestre può essere rischioso.

Lo sottolinea il Ministero, rifacendosi a quanto stabilito dal Comitato Tecnico Scientifico.

I dettagli sono tutti riportati nelle FAQ presenti su #IoTornoaScuola, la pagina web dedicata al nuovo anno scolastico.

Durante l’attività didattica, le finestre devono essere aperte?
Il CTS conferma la necessità di assicurare il rispetto delle ordinarie misure di aerazione dei locali e della sanificazione quotidiana di tutti gli ambienti. È necessario garantire un adeguato ricambio d’aria nei luoghi di permanenza di alunni e personale, tenendo conto delle dimensioni e dell’ampiezza di ambienti e spazi, del numero di fruitori presenti, delle condizioni climatiche esterne e identificando quelli, eventualmente, scarsamente ventilati.
Le istituzioni scolastiche possono utilizzare le risorse messe a disposizione dal primo e dal secondo “Decreto Sostegni”, pari a circa 500 milioni di euro, per l’acquisto di beni e servizi per fronteggiare l’emergenza, inclusi quelli eventualmente necessari per l’aerazione dei locali.

Per capire come e quando aerare le aule, bisogna senza dubbio tenere conto, tra i vari fattori, anche delle condizioni climatiche esterne.

Per garantire l’efficacia del procedimento il Ministero suggerisce quanto segue.

Come aerare una stanza in modo efficace?
Al fine di contenere il rischio di esposizione al virus negli ambienti scolastici è opportuno, per quanto possibile, assicurare il ricambio frequente dell’aria all’interno, mantenendo il flusso in ingresso dall’esterno. In sostanza, a seconda delle condizioni, si possono determinare tre diverse modalità di aerazione delle aule: 1 – aerazione con finestre aperte e porta chiusa (azione corretta ma ricambio lento); 2 – aerazione con finestre aperte, porta aperta e finestre corridoio chiuse (aerazione errata); 3 – aerazione con finestre aperte, porta aperta e finestre corridoio aperte (aerazione corretta).
Suggerimenti operativi in: Rapporto ISS COVID-19, n.11/2021; ENEA, #ScuolainClasseA, Istruzioni per l’uso, maggio 2020.

 

È possibile avere una check-list per aerare gli ambienti scolastici?
Una possibile check-list, in larga parte desunta da studi Enea, è la seguente:
a) aerare molto il mattino e il pomeriggio, prima delle lezioni, per iniziare con una qualità dell’aria uguale a quella esterna;
b) aerare aprendo le finestre regolarmente, per non meno di 5 minuti, più volte al giorno, ad ogni cambio insegnante, durante l’intervallo e dopo la pulizia dell’aula;
c) con temperatura mite (ed ambiente esterno non eccessivamente inquinato dai gas di scarico delle auto) tenere le finestre per quanto possibile aperte;
d) aerare aprendo le finestre completamente;
e) con finestre apribili ad anta battente e a ribalta, aprire a battente perché il ricambio d’aria è maggiore;
f) per rinnovare l’aria più velocemente, aprire la porta e le finestre, sia in aula che nel corridoio. Se non è possibile aprire le finestre del corridoio, aerare tenendo chiusa la porta dell’aula e ricordare che così occorre più tempo per il ricambio d’aria;
g) ricordare che il tempo di ricambio aria è minore se l’aula è vuota;
h) non porre oggetti sul davanzale interno delle finestre, assicurandone l’apertura semplice e completa;
i) liberare il più possibile l’aula da mobilio, oggetti, indumenti. In tal modo aumenta la cubatura d’aria disponibile nel locale;
l) creare un piano di azione per decidere chi fa cosa, segnando su un calendario settimanale modi, tempi e responsabilità e facendo partecipare tutta la comunità scolastica.

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