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Assunzioni e precariato: ecco come stabilizzare i prof

Sostegni bis, il Parlamento ha aggiunto due nuovi canali per stabilizzare gli insegnanti.

Obiettivo: assumere 85 mila docenti a settembre. Ampliando anche la mini sanatoria. Ripartire quindi con quanti più professori possibile al loro posto. Evitando così il bis dell’anno scorso, quando su 85 mila nuove assunzioni autorizzate dal Mef ne andarono a buon fine fra le 20 mila. E’ con questo obiettivo che il governo Draghi già un mese e mezzo fa aveva dato il via libera a una mini sanatoria riservata ai precari di prima fascia che hanno prestato almeno tre anni di servizio degli ultimi dieci nelle scuole.

I posti

In tutto circa 18.500 docenti su posto comune e di sostegno. Un allargamento delle maglie dei concorsi che dovrebbero rappresentare l’unica via per essere assunti nella Pubblica amministrazione.

La mini sanatoria

Intanto la mini sanatoria si è ulteriormente allargata in modo da far posto ai docenti di sostegno che si sono specializzati negli ultimi anni. E che rischiavano di restare tagliati fuori. Nella riscrittura del Sostegni bis non solo è stata tolta la clausola dei tre anni di servizio ma sono stati inclusi anche gli specializzandi che finiscono il percorso entro il 31 luglio. Una modifica, questa, che ha trovato d’accordo tutti. Dalla Lega al Pd passando per il M5S, in quanto si tratta di docenti che hanno concluso un percorso di formazione universitario altamente selettivo. L’anno scorso su ventimila posti autorizzati dal ministero dell’Economia ne erano andati a buon fine solo duemila. Invece a settembre in questo modo dovrebbero esserne assunti circa diecimila che vanno ad aggiungere ai 18.500 già previsti. Per tutti l’assunzione non sarà automatica però. A settembre partirà un anno di contratto a tempo determinato. Che sarà confermato in via definitiva solo se i candidati passeranno una prova finale valutata da una commissione esterna.

I vincitori del concorso straordinario

Poi ci sono i 26.500 vincitori del concorso straordinario che si è concluso a primavera e le altre assunzioni ordinarie dalle vecchie graduatorie di merito e a esaurimento (altri 22.500 docenti). A queste «tre vie», nella versione limata e corretta approdata ieri in Aula alla Camera, se ne aggiungono altre due: da un lato, a sorpresa, ancora un concorso straordinario riservato ai precari con tre anni di servizio negli ultimi cinque – ma come: quello di primavera non doveva essere l’ultimo? – «per un numero di posti pari a quelli che residuano dalle immissioni in ruolo» di cui sopra. Si tratta di una procedura per direttissima dai contorni ancora poco chiari. Il testo di legge non specifica in cosa consisterà l’unica «prova disciplinare» prevista. Si sa solo che dovrebbe svolgersi nel tardo autunno (la scadenza prevista è il 31 dicembre di quest’anno) e che sarà affiancata da un ulteriore «percorso di formazione anche in collaborazione con l’università», anche questo non meglio definito, cui seguirà una «prova conclusiva». Se tutto va bene i vincitori verranno assunti dal 1° settembre del 2022.

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