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Caso Montessori, lettera dei genitori al sindaco

"Salvi una scuola essenziale"

Caso Montessori, appello al sindaco Ghedina. In occasione della visita della senatrice Orietta Vanin al Centro per l’infanzia infatti, i genitori dicono la loro. Tutti loro in questi giorni sono più che mai attivi per garantire la continuità scolastica ai bambini e ragazzi che frequentano l’asilo nido, il centro infanzia e la scuola elementare. Arriva la Vanin, membro della 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato per parlare della situazione in cui si trova il centro.

La lettera

“Siamo molto preoccupati per i nostri figli che frequentano il Centro Montessori. Viviamo ormai da anni nell’incertezza – si legge nella lettera al sindaco – sperando che questa realtà educativa sopravviva. È un servizio unico, essenziale per noi genitori, molto prezioso per i bambini. Tra di noi ci sono genitori che si sono trasferiti da altre parti d’Italia e dall’estero e che hanno scelto Cortina sì per la sua bellezza ma anche per offrire ai propri figli una scuola Montessori bilingue, unica realtà montana di questo tipo in tutto l’arco alpino. Come Lei ben sa – continuano parlando del caso del centro Montessori – è stato un anno difficile, soprattutto per i bambini. Un anno di privazioni, chiusure, divieti, di distanze difficili da mantenere e ancora più difficili da colmare. E ora che una parvenza di normalità sembra poter tornare, ci troviamo nell’incertezza di cosa ne sarà dei nostri figli e della loro amata scuola da qui a poche settimane. L’ultima cosa che vorremmo è dare loro ancora discontinuità e disagi, difficili da gestire e da accettare, soprattutto per la loro età. Sarà possibile per i nostri figli mantenere o avere un altro luogo adeguato dove proseguire le attività del Centro Montessori?”

La richiesta

“Ci auguriamo di non doverci ritrovare questa estate nella posizione di cercare un altro ambiente educativo dove crescere i nostri figli. Sarebbe un grande problema sia sul piano pratico di organizzazione familiare, sia sul piano emozionale, in quanto sarebbe una grande perdita dover rinunciare ad un progetto al quale tutti noi crediamo. Noi, signor sindaco, vorremmo solo poter dare certezza ai nostri figli di poter frequentare questa scuola negli anni a venire; è questo quello che noi tutti ci aspettiamo da un sindaco sensibile alle necessità dei più giovani che sono il futuro di tutti. Per questo motivo – conclude la lettera – le chiediamo di chiarirci la situazione quanto prima”.

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