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Scuola in Puglia, i sindacati: “troppe classi pollaio, per settembre servono più di 1000 docenti in più”

Formare classi con punte di 30 alunni non garantirebbe il rispetto delle norme Covid

In Puglia la scuola continua a faticare: la causa non è solo l’emergenza sanitaria ma tutti quei problemi che da tempo gravano su di essa e che con la pandemia si sono acuiti.

In tanti manifestano le difficoltà davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Lo riporta la Repubblica di Bari: “Invece di classi con 20 alunni ci risulta che per il nuovo anno ne stiano autorizzando numerose con punte di 30 alunni. Mettendo ancora a rischio la riapertura.

È questo il timore di studenti, famiglie e sindacati: ritornare a scuola a settembre e ritrovarsi di fronte agli stessi problemi del passato perché in questa regione 137 classi su circa 27 mila superano i 28 alunni.

Di fronte ad una emergenza sanitaria e alla necessità di garantire sicurezza, adesso è necessario agire.

Per avere classi da 20 alunni, come prescritto per avviare la riapertura di settembre, servirebbe un aumento di organico di migliaia di unità, 1.135 solo per quanto riguarda i docenti.

Lo dimostrano i dati dei sindacati Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu secondo i quali “senza aumento di organici e interventi sull’edilizia scolastica, rischia di compromettere anche il prossimo anno scolastico. Non ce lo possiamo permettere perché per qualcuno, soprattutto nelle scuole superiori, significherebbe perdere il terzo anno consecutivo“.

Le stime numeriche presentate dai sindacati dimostrano che circa 557.900 alunni pugliesi di si iscriveranno all’anno scolastico 2021/2022 e saranno distribuiti in 27.655 classi. Quello che per le organizzazioni sindacali non è ammissibile è l’autorizzazione che pare sia stata concessa per formare classi da 30 alunni.

Questo non permetterà di garantire il distanziamento imposto dalle norme Covid, mettendo a rischio la riapertura delle scuole” spiegano a La Repubblica di Bari.

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