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Floridia su vincolo quinquennale: “È una criticità che esiste e condivido ma non è un’urgenza”

Per Barbara Floridia risolvere la questione del vincolo quinquennale, per quest’anno, non era prioritario. “Capisco la scelta del Ministro che per velocizzare le operazioni per settembre ha preferito non intervenire a livello normativo, che avrebbe rallentato il tutto” ha detto ai microfoni di Orizzonte Scuola.

Si è quindi preferito rendere più snelle le procedure di mobilità e reclutamento che riguarderanno il prossimo anno scolastico e lasciare in stallo la situazione che vede moltissimi docenti obbligati a restare nella scuola di titolarità assegnatagli per 5 anni.

Per la sottosegretaria al Ministero dell’istruzione il motivo di una tale decisione risiede nel fatto che “il vincolo è entrato a regime dal 2020 e quindi nessun docente sottoposto al vincolo ha superato neanche i tre anni di base. Si tratta di una criticità che esiste e che condivido ma ancora non ha espletato i propri effetti. È una criticità ma non è un’urgenza.

Poi fa riferimento a coloro i quali stanno rispettando il vincolo con la norma applicata in maniera retroattiva (i docenti del SSIS, per esempio). A tal proposito specifica:

In quel caso, è vero, sarebbe stato opportuno intervenire.

Ma al Decreto Sostegni non è stata una volontà politica ma gli emendamenti sono stati giudicati inammissibili perché non c’entrano nulla con il decreto o provvedimento.

Si può discutere ma certamente non è stata una volontà non voler accogliere”.

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