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Vaccini, Crisanti: stop J&J non sorprende, governo rimoduli piano

Il direttore del dipartimento di Microbiologia: "Quello che sta accadendo è tutto normale"

“Non sorprendono” né i casi di trombosi che si sono verificati dopo la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson, né la sospensione voluta dall’Fda. Il siero della J&J funziona come quello di AstraZeneca, è ovvio quindi che possa dare gli stessi problemi”. Così all’Agi Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova. “L’importante ora”, sostiene Crisanti, “è che il governo rimoduli subito il piano vaccinale”. Per il resto, “quello che sta accadendo è del tutto normale: i vaccini hanno una loro vita che si definisce meglio con l’aumentare del numero elle persone vaccinate. E’ un processo naturale”.

REGONI, RIVEDERE I PARAMETRI E CONSIDERARE VACCINAZIONI

Un gruppo di coordinamento delle Regioni sta lavorando ad una proposta per la revisione o aggiornamento dei parametri sulla valutazione del rischio epidemiologico. Attualmente in vigore. Tra le ipotesi c’è quella di inserire, tra i parametri, il numero di somministrazioni effettuate nelle singole Regioni. La prima bozza di un documento potrebbe essere presentata giovedi’ prossimo al Governo per un primo confronto alla Conferenza Stato-Regioni, quando dovrebbero anche essere anche presentate le linee guida sulla riapertura di attività economiche, condizionate proprio al miglioramento dei dati e alla luce di una revisione dei parametri.

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