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Tre parole a Bianchi: Organico COVID, graduatorie terza fascia ATA e… Brunetta

"Mi prendo un po’ di spazio, cari colleghi, per ricordare al Ministro, semmai ci leggesse, alcune brevi questioni.

Antonio Scarpellino, segretario generale FederIstruzione, ha inviato una lettera aperta al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Ecco i punti salienti:

1. Organico Covid.

Vorrei ricordare che “l’organico Covid” era partito male perché strutturato sul fatto che, se la scuola chiude il docente va a casa, se la scuola riapre il docente torna, come fosse un lavoratore a cottimo reclutato in base alla maturazione del pomodoro (vedi i braccianti sfruttati adibiti alla raccolta della simpatica pianta presso tante zone del nostro cosiddetto Belpaese).

Questa cosa era aberrante e va dato atto alla Azzolina che, strada facendo, si è ricordata che il docente è un professionista serio, preparato, che ha superato diversi step per insegnare, e quindi ha sanato il problema.

Successivamente, l’organico Covid è diventato fondamentale per tentare di mantenere aperte le scuole. Ora, però, Bianchi ha affermato che l’organico 2021/22 non sarà strutturato anche con i posti dell’organico Covid. Questo significa che sta dichiarando – da solo – la fine della pandemia?

E a settembre, se le cose girano male, come tieni le scuole aperte? E’ lo stesso Ministro che dice che mancano per settembre 200mila supplenze e ci saranno oltre 30mila docenti andati in pensione, e quindi facendo un po’ di calcoli, servono 230 mila docenti. Lui fa affidamento al concorso straordinario, ma ancora non terminato.

Non è terminato perché il Consiglio di Stato ha riammesso tutti coloro che sono stati fatti fuori per una semplice influenza, perché l’Azzolina ripeteva, in pratica, che se ti sei influenzato sono cavoli tuoi e il concorso lo perdi.

Invece il Consiglio di Stato ha ricordato alla ex Ministra che l’influenza non ce la facciamo venire da soli, ma che purtroppo può accadere che ci si ammali,

e quindi ha riammesso alle prove questi docenti che avevano tutto il diritto di partecipare. Tecnicamente, quindi, il concorso straordinario non è concluso; ipotizziamo, però, che entro giugno si riescano a fare anche le prove suppletive: si otterranno circa 30mila docenti.

Nonostante questo, avanzano ancora 200mila posti. Diciamo allora che a settembre, se si vogliono tutti i docenti in cattedra, bisogna assumere tutti i precari dalle graduatorie, lavoratori che stiamo sfruttando da anni. Prendiamo i precari storici che da anni mantengono la scuola e mettiamoli in cattedra! Non devono dimostrare più nulla a nessuno, posseggono titoli, gavetta e formazione in presenza, perché ogni anno scolastico la scuola apre grazie a loro!

2. ATA 3° fascia.

Sull’argomento mi sento di dire che Bianchi, che collaborava con l’Azzolina, continua a sbagliare (o continuano a farlo sbagliare). Perché anticipare a Marzo una graduatoria del personale Ata che si è sempre aggiornata da giugno a settembre, significa tagliare le gambe a tutti coloro che stanno completando l’anno di servizio in corso

e a tutti i neodiplomati che a Giugno dovrebbero acquisire il titolo di studio per poter accedere alla citata graduatoria.

E tutto questo, tecnici ed entourage del Ministero, non possono non saperlo perché sono, magari, distratti sì, stupidi non credo. Sanno che ci sono dei Corsi che necessitano di 5 mesi e 16 giorni per l’acquisizione del titolo che fornisce il punteggio idoneo a far scattare in graduatoria un eventuale nomina.

Anticipando scriteriatamente a Marzo, oltre 60mila persone in tutta Italia verrebbero tagliate fuori dopo aver speso una cifra che va da un minimo di 500 euro a un massimo di 800 euro per conseguire l’attestato dei citati Corsi.

3. Brunetta redivivo.

Brunetta è stato recuperato e riciclato su di una poltrona molto importante, quella di Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione. In molti se lo ricordano per aver imposto, oltre ogni diritto Costituzionale, una sorta di decurtazione dello stipendio in caso di malattia del personale della pubblica amministrazione (gli odiati “statali”, tanto per intenderci).

Appena arrivato, ha detto che vuole riformulare il reclutamento facendo fare due tre mesi di praticantato per vedere se il genio di turno selezionato è idoneo o meno.

Al Ministro voglio ricordare solo questo: abbiamo persone che lavorano da trenta (30!) anni come precari nelle scuole ed è grazie a loro che le manteniamo aperte.. e tu ancora hai da valutare? Ma che devi valutare…!

Se queste sono le premesse stiamo freschi! Riguardo il rinnovo del contratto, vorrei ricordare anche questo al buon Renato: che ci hanno scippato letteralmente dalla tasca l’anno 2013 per la progressione di carriera e che tale anno non c’è mai stato restituito.

Questo “furto con destrezza” ci ha fatto perdere soldi perché con un anno in meno, sono scatti stipendiali che si perdono.

Ed aggiungo che con il rinnovo dell’ultimo contratto per i docenti, i sindacati di Stato si sono calati il pantalone perché non hanno ottenuto neanche l’adeguamento Istat,

ma hanno spacciato un miglioramento contrattuale che è al di sotto del miglioramento Istat: quindi, di che cosa vogliamo parlare?

Il nostro stipendio deve essere adeguato a quello dei colleghi europei, perché noi non facciamo nulla di meno rispetto a loro. Al contrario, noi abbiamo un problema più serio.

Non abbiamo i servizi che hanno loro! Noi siamo costretti a recuperare in modo privatistico i servizi che ci vengono trattenuti economicamente in busta paga. Dal mio stipendio trattengono soldi che servono per il servizio sanitario nazionale,

però se devo effettuare qualsiasi tipo di visita specialistica devo pagarmela privatamente perché è praticamente impossibile ottenerla in tempi brevi (o almeno ragionevoli) dallo stato. Questo, caro redivivo Brunetta, lo sa?

Antonio Scarpellino, Segretario Generale FederIstruzione

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