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Riforma Brunetta, 2.800 assunzioni nella PA al Sud: le figure richieste

L'annuncio di Brunetta e Carfagna, via alle assunzioni.

I ministri Renato Brunetta e Mara Carfagna, ministri rispettivamente della Pubblica amministrazione e del Sud e della coesione territoriale,

hanno annunciato che verranno assunti 2.800 nuovi dipendenti statali.

Tra il bando e la graduatoria finale i tempi saranno di circa tre mesi, a partire dal 25 marzo,

data in cui verranno spiegati i dettagli della misura, che permetterà un ricambio generazionale in particolare all’interno delle amministrazioni comunali del Mezzogiorno.

Via a 2.800 assunzioni al Sud: perché sono richiesti nuovi tecnici per il Recovery

Le figure richieste – scrive Quifinanza – saranno quelle di tecnici che dovranno impegnarsi per i lavori finanziati con i soldi del Recovery fund,

garantendone la tempestiva realizzazione per rispettare i patti europei.

I progetti da includere all’interno del piano nazionale di ripresa saranno monitorati sistematicamente e a cadenza ravvicinata, come ha spiegato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico.

Il mancato e concreto compimento dei progetti, ha sottolineato il capo del Mise, comporterà il definanziamento delle opere.

La decisione è stata presa perché il Recovery plan offre all’Italia l’opportunità di “correggere alcune prassi negative”

ormai consolidate in tutta la Penisola e permettere un piano di programmazione più strutturato e meno esposto ai rischi della frammentazione.

Le 2.800 assunzioni di tecnici negli uffici della Pubblica amministrazione del Sud

arriveranno dunque intorno a luglio, mentre entro fine marzo verranno rese note le modalità di partecipazione ai concorsi.

Nuove assunzioni al Sud: via alla riforma Brunetta della Pubblica amministrazione

L’ingresso di giovani all’interno della Pa per fare fronte agli impegni presi con il Recovery plan era stato già annunciato da Renato Brunetta, che aveva parlato di regole nuove che sostituiranno i vecchi concorsi e saranno fondate sulla meritocrazia, premiando i candidati con più esperienza o un curriculum universitario migliore.

L’obiettivo del ministro è quello di assumere tra le 3 mila e le 5 mila figure ogni anno per i “progetti che devono cambiare l’Italia”.

Per il ministro della Pubblica amministrazione sarebbe arrivato finalmente il momento di abbandonare i blocchi del turnover, dei tetti riferiti a “indicatori anacronistici” e delle rigidità contrattuali.

Tre i fronti sui quali intende operare Renato Brunetta: lo sblocco dei concorsi e delle procedure già avviati, un cambio di rotta nei sistemi di reclutamento della Pa e la creazione di percorsi specifici per selezionare i tecnici che attueranno il piano nazionale di ripresa. Due le parole d’ordine: “Semplificare e accelerare“.

A lanciare l’allarme sulla carenza di personale qualificato all’interno dei Comuni era stata l’Anci, che ha chiesto al Governo 60 mila assunzioni in vista della gestione dei fondi del Next generation Eu.

L’Associazione dei sindaci ha denunciato la perdita di 117 mila dipendenti all’interno delle amministrazioni negli ultimi 10 anni. Tutte figure chiave, dai vigili agli esperti degli uffici tecnici, senza contare i segretari comunali.

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