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Scuola Puglia, Tar sospende ordinanza Emiliano: elementari e medie tornano in classe

Decreto urgente del tribunale amministrativo di Bari. Per le superiori resta Dad al 50%

Ancora una volta i tar ribaltano le decisioni dei governatori sulla scuola e dopo la Campania è toccato alla Puglia.

Elementari e medie pugliesi tornano quindi in classe, come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno. Mentre alle superiori resta la didattica a distanza al 50%. Lo stabilisce un decreto urgente del Tar di Bari che ha sospeso l’ordinanza del presidente Michele Emiliano. Per due settimane il governatore aveva imposto la scuola “fai da te”. Lasciando agli istituti la possibilità di organizzarsi per garantire fino al 50% di lezioni in presenza.

“L’approccio della Regione – secondo il presidente della Terza sezione, Orazio Ciliberti – appare contraddittorio nelle sue motivazioni e non coerente con la classificazione della Puglia in zona gialla: Emiliano è intervenuti sugli standard minimi fissati per la didattica dal Dpcm di San Valentino con l’obiettivo di consentire la vaccinazione degli operatori scolastici che, però, non può essere effettuata in soli 15 giorni: “Il limite del 50 per cento – è detto nel provvedimento – è una soglia al di sotto della quale deve ritenersi non sufficientemente assolto. Né garantito lo standard minimo dei servizi scolastici”.

La Puglia “non motiva a sufficienza- si legge nel dispositivo – il sensibile scostamento dal livello nazionale di garanzia dell’assolvimento dei servizi scolastici”. E non convince il riferimento alla necessità di vaccinare tutti gli operatori scolastici.

“I tempi prevedibili e previsti di tale attuazione – non indicati dall’ordinanza. Ma ricavabili da comunicati delle strutture sanitarie pubbliche e da univoche notizie di stampa – non sono affatto compatibili con la durata di pochi giorni dell’efficacia dell’ordinanza”.

SCUOLA PUGLIA, APPROCCIO REGIONE SBAGLIATO

L’approccio “chiudo le scuole in attesa del vaccino”, dunque, non va bene. “Se l’esigenza fondamentale fosse davvero quella dichiarata di consentire la “attuazione del piano vaccinale degli operatori scolastici”, il provvedimento regionale impugnato dovrebbe essere prorogato o rinnovato per un periodo più lungo, la qual cosa non potrebbe che vanificare l’apporto didattico e formativo dell’anno scolastico 2020-2021 per alunni e studenti in Puglia, in violazione dei livelli essenziali di prestazione fissati dallo Stato”.

L’udienza per la sospensiva è fissata al 17 marzo, oltre la scadenza dell’ordinanza che, a questo punto, potrebbe essere superata da un nuovo provvedimento.

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