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Scuole, record di assenze dei docenti: febbre dopo il vaccino Astrazeneca

"La febbre compare nelle prime dodici ore dal vaccino". Tutto normale per il dottor Farsi.

C’è preoccupazione nelle scuole superiori dopo le prime vaccinazioni ai docenti a cui è stato somministrato il vaccino Astrazeneca.

La maggioranza ha avuto, ma del resto era previsto, la febbre subito dopo l’iniezione. Per questo tali insegnanti non sono andati a scuola e tante classi sono rimaste scoperte.

In Toscana, in particolare a Prato, come si legge sul sito notiziediprato, professori malati al Brunelleschi e Livi, dove tra le due scuole sono almeno una decina, al Gramsci Keynes la conta dei febbricitanti è di dieci professori.

Mentre al Buzzi le lezioni sono sospese fino a mercoledì – come da calendario – dunque nessun problema in relazione alla didattica. Per gli altri istituti le vaccinazioni sono programmate durante questa settimana, e i presidi si stanno organizzando.

PARLA IL DOTTOR ALESSANDRO FARSI

Stessa problematica per le forze dell’ordine, l’altra categoria prioritaria insieme al mondo della scuola.

Il dottor Alessandro Farsi, direttore di Allergologia e Immunologia al Santo Stefano e responsabile delle vaccinazioni anti Covid, ai microfoni di ToscanaTv riferisce che è non c’è da preoccuparsi e che è del tutto normale.

“La febbre compare nelle prime dodici ore dal vaccino. Sono possibili anche dolori muscolari e malessere – spiega il dottore – In genere dopo 24 ore finisce tutto. E’ il sistema immunitario che si mette in moto. Rispetto a Pfizer che ha dato reazioni soprattutto per il richiamo, è un tipo di sollecitazione immunitaria diversa”.

“Anche l’età del vaccinato influisce. Tra i più anziani certe reazioni sono meno frequenti. Comunque non c’è da preoccuparsi”.
Dottor Alessandro Farsi, direttore allergologia e immunologia Santo Stefano

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