Mario Draghi, nuovo presidente del Consiglio, starebbe valutando con il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, gli effetti del possibile slittamento degli Esami di Stato.
Conservando gli attuali calendari, le classi terminali delle medie e delle superiori, dovrebbero infatti fare a meno dei loro docenti. Che sarebbero ovviamente impegnati nelle prove d’esame.
Spostare gli esami di licenza media e la maturità, invece, a luglio inoltrato comporterebbe problemi ancora maggiori. Al momento non ci sono certezze.
C’è poi il problema contrattuale. Non bisogna dimenticare infatti che cambiare in corsa l’anno scolastico comporterebbe più di una difficoltà di carattere contrattuale.
Come ad esempio la fruizione delle ferie annuali (per i docenti di ruolo da più di tre anni pari a 32 più 4 giorni) che tra gli insegnanti vanno obbligatoriamente fruite entro il 31 agosto di ogni anno.
