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Scuole, i dati dei contagi: i genitori Si e no Dad contro i sindaci, le istituzioni litigano

Casi in aumento nell'area vesuviana. In ascesa anche a Pianura, Soccavo e Bagnoli. No al Carnevale

Le scuole in Campania fanno registrare aumenti di contagi in tutta la Regione. Mentre De Magistris non le manda a dire a De Luca c’è un aria di malcontento in ogni direzione. Tra i favorevoli e no alla didattica a distanza. Un’analisi dettagliata dei dati e della situazione c’è oggi sul Corriere del Mezzogiorno. Le scuole in Campania c’è un caos davvero incredibile. Anche se la posizione della Regione appare chiara.

SCUOLE, I DATI

È il territorio della Asl Napoli 3 sud, che va da dall’area vesuviana a Sorrento – si legge .  a registrare una preoccupante impennata di contagi nelle settimane di riapertura delle scuole. Si segnala un incremento anche nel Salernitano e nei Comuni afferenti alla Napoli 2 nord nella fascia di età degli studenti delle superiori. Il report della Campania sui contagi nel mondo scolastico certifica che dal 25 al 31 gennaio sono stati 1.342 i casi di Covid, aumentati a 1909 dal 1 al 7 febbraio. A questi dati si aggiungono quelli raccolti da Giuseppe Signoriello, docente di Statistica medica all’Università Vanvitelli per conto del Comune di Napoli.

SCUOLE, IL NUOVO INCREMENTO

Dal 25 gennaio al 7 febbraio, in città sono stati notificati 2774 casi con un aumento del 10% rispetto alle due settimane precedenti. Nell’ultimo mese si è passati nelle scuole in Campania «da una situazione stazionaria ad un nuovo incremento» e si sottolinea la necessità di «monitorare con attenzione» la fascia che va dai 6 ai 18 anni «coinvolta dall’apertura delle scuole in presenza, e che nell’ultima settimana ha registrato un aumento del 37% dei casi». Le Municipalità con maggiore incidenza sono la IX (Pianura, Soccavo) nella X (Bagnoli, Fuorigrotta).

Napoli registra «un’incidenza da Covid sempre maggiore» rispetto al resto del territorio campano pari a circa il 12 per cento in più al 7 febbraio 2021. In aumento anche la mortalità: il tasso attuale risulta del 67 per cento rispetto a quello della Campania. Calano invece i ricoveri ospedalieri. «Una diminuzione parzialmente dovuta a un possibile ritardo nella notifica». Ieri sono stati 28 i nuovi casi tra studenti e personale docente e non a Napoli.

I SI E I NO DAD CONTRO I SINDACI

La decisione dell’Unità di crisi di lasciare ai sindaci e ai prefetti di disporre la chiusura delle scuole dove si registra una fiammata di infezioni ha suscitato polemiche e alimentato la contrapposizione tra i
favorevoli ed i contrari alla didattica a distanza.

Questi ultimi, infatti, attaccano: «Se la situazione sanitaria si fosse davvero tanto aggravata, allora sarebbe necessario che, assieme alle scuole, chiudessero anche gli uffici, i bar, i ristoranti, le chiese. L’andamento dell’epidemia, però, è tale da rimanere ancora in zona gialla. Auspichiamo pertanto che i sindaci operino con senso di responsabilità». I Sì Dad — del gruppo facebook «Tuteliamo i nostri figli», con oltre 30mila iscritti — auspicano, invece, che i sindaci decidano per la didattica a distanza.,

Ritenendo responsabili «di procurata pandemia» chi non rispetterà quanto chiesto dalla Regione. Il presidente della Provincia d Caserta , Giorgio Magliocca, contesta: «Delegare ai primi cittadini la responsabilità di valutare quale diritto sacrificare è una scelta scellerata che rischia di creare altro caos».

NO AL CARNEVALE

A Benevento, il sindaco Clemente Mastella cancella il Carnevale e San Valentino. In vigore da oggi al 5 marzo una ordinanza che vieta dalle 18 alle 22, nei fine settimana e nei festivi, gli assembramenti e lo stazionamento in strada dei minorenni. Oggi a palazzo Mosti i sindaci del Sannio si riuniranno per condividere la scelta di ripristinare la dad. Nella stessa direzione anche il sindaco di Salerno, Enzo Napoli: «Chiederò di dividere la
città in quadranti assegnati alle forze dell’ordine. Carnevale e San Valentino non si trasformino nelle feste del contagio».

 

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