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Scuole Puglia, ordinanza del governatore Emiliano confermata anche la prossima settimana

L'assessore Leo: Il provvedimento che contiene anche la contestata Did e la libera scelta ai genitori tutela la salute dei ragazzi

L’assessore regionale all’istruzione, Sebastiano Leo,  ha confermato che nella scuole della Puglia la prossima settimana resterà in vigore l’ordinanza di Emiliano nella quale è prevista la contestata Did. L’assessore lo ha confermato oggi durante l’audizione nella sesta commissione consiliare. “Il presidente Emiliano, con le sue ordinanze, ha assunto secondo quanto affermato da Leo “una decisione importante e di grande responsabilità – ha detto in commissione -. Conferendo alle famiglie la libera scelta, ha puntato a tutelare la salute dei ragazzi e dei loro familiar., Ma anche del personale scolastico”.

“Le nostre scuole in Puglia sono un’eccellenza grazie al lavoro di tutti – ha concluso Leo – . Al momento dobbiamo sperare di poter ritornare in presenza in totale sicurezza. Domani convocherò i sindacati per illustrare la nuova ordinanza che sostanzialmente confermerà quanto già previsto”.

Un provvedimento in realtà già contestato tanto dai sindacati. In particolare dall’attivissimo comitato Priorità alla Scuola: facile prevedere, dunque, nuove discussioni.

SCUOLE PUGLIA, OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO

“Siamo l’unica Regione che ha un’ordinanza che invita a limitare la frequenza scolastica, andando contro anche a quanto stabilito dal governo nazionale. Se Emiliano non vuole ascoltare noi, ascolti almeno il grido d’allarme lanciato oggi dai sindacati e smetta di irrorare di confusione un terreno così importante per il futuro dei nostri giovani». E’ quanto affermano i consiglieri regionali del gruppo di Forza Italia, Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta..

«La normativa nazionale – affermano- ha stabilito l’obbligo del ritorno a scuola, ma l’ordinanza di Emiliano ha dato facoltà di scelta agli studenti e alle famiglie. Il punto, allora, è questo: se nelle aule c’è il rischio di contagio e la Giunta regionale ne è convinta, allora non dovrebbe dare libertà di scegliere se frequentare in presenza o meno, ma dovrebbe semplicemente chiudere le scuole. Dovrebbe, in altri termini, assumersi la responsabilità di decidere, compito affidatole dai cittadini con le elezioni. Se si lascia, invece, possibilità di scelta alle famiglie, significa che non si ritiene pericoloso seguire le lezioni in classe».

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