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Draghi e la scuola: “A Sud divari di apprendimento. Mobilità docenti ha scarso legame con esigenze studenti”

Mario Draghi parlò anche della scuola italiana quando era a capo di Bankitalia.

Mario Draghi, potrebbe diventare presto il nuovo Premier italiano, quando era alla guida di Bankitalia ha parlato

anche di scuola ed istruzione nel nostro paese, si ricorda il suo discorso del 31 maggio 2007: “L’istruzione è

sempre al primo posto per quanto riguarda i cambiamenti necessari. La collocazione bassa del sistema scolastico italiano nelle graduatorie mondiali merita attenzione massimo. A Sud i divari dei livelli di apprendimento sono molto significativi.  Un quindicenne su cinque nel Mezzogiorno versa in una condizione di “povertà di conoscenze”, anticamera della povertà economica”.

Draghi tenne a specificare anche il livello di reclutamento degli stessi insegnanti del mondo dell’istruzione italiano: “La distribuzione geografica fra le diverse scuole, i percorsi di carriera sono governati da meccanismi che mescolano, a stadi diversi, precarietà e inamovibilità. La mobilità ha scarso legame con le esigenze educative, con meriti e capacità: ogni anno più di 150 mila insegnanti su 800 mila cambiano cattedra in un travagliato percorso di avvicinamento alla posizione desiderata”.

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