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Piero Pepe è morto, lutto nel teatro. Volle una scuola di recitazione per i giovani

Il grande attore napoletano, era originario di Taranto. Lavorò con grandissimi artisti.

Piero Pepe, noto attore, è morto ieri, primo gennaio, dopo una lunga malattia, Come Gigi Proietti e Shakespeare, è morto nel giorno del suo compleanno. Nei giorni scorsi le condizioni di salute si erano aggravate ed era stato nuovamente ricoverato.

Nacque a Taranto, poi il trasferimento a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Lascia la moglie e due figli, aveva 75 anni.

Nel 1971 la laurea in Giurisprudenza, ma la passione per il teatro lo travolse subito. Lavorò con grandi nomi del cinema e del teatro. “L’opera buffa del giovedì santo” con Roberto De Simone e poi, per ben 700 repliche, “La fortuna con la effe maiuscola” dai fratelli Giuffrè.

Fu tra gli attori di “Napoli Milionaria” di Giuseppe Patroni Griffi, in cui interpretò il ruolo di “Settebellezze”, e di “Natale in casa Cupiello” con Carlo Giuffrè (400 repliche).

Al cinema Pepe lavorò nel film “Pacco, doppio pacco e contropaccotto” e “Scugnizzi” (diretti da Nanni Loy nel 1993 e nel 1989) e recitò nelle fiction televisive “I Cesaroni”, “La Squadra” e “Capri”. Lavorò anche con Eduardo De Filippo (l’ultima regia del grande drammaturgo) ed era amico di Nunzio Gallo.

Negli ultimi anni volle fortemente una scuola di recitazione presso il teatro dei Padri Dehoniani a Sant’Antonio Abate (Napoli). Aveva deciso di dedicarsi ai giovani, ai ragazzi. Il suo pensiero per le nuove generazioni era costante. Napoli perde un grande interprete.

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