Copertina

Uil Scuola, Turi: “La libertà di insegnamento è elemento costitutivo della nostra scuola!”

Il Segretario generale della Uil Scuola Pino Turi parla del caso della professoressa di Palermo.

La storia della professoressa Dell’Aria arriva a positiva conclusione. Come riporta UilScuola, il suo caso non

doveva verificarsi e mai ripetersi. Il caso della professoressa di Palermo vede in queste ore una positiva

soluzione. La questione della libertà di insegnamento resta il punto fondamentale a cui va data una risposta –

osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Non si può aspettare che un giudice lo riconosca, a

posteriori, con tutto ciò che è costato alla professoressa in termini di immagine, di dignità professionale, spese

legali, dopo un provvedimento disciplinare di sospensione di 15 giorni e la riduzione dello stipendio.

“La deriva autoritaria e aziendalista introdotta dai modelli neo liberisti imperanti, va arginata dando attuazione al

dettato costituzionale. Vanno ripristinate con urgenza le sedi di garanzia di libertà di pensiero e che sono state

smantellate in nome di un efficientismo di maniera. La libertà di insegnamento rappresenta l’elemento costitutivo

della nostra tradizione scolastica – precisa Turi – nata dalle ceneri del fascismo e che ha assicurato democrazia e

partecipazione al paese. La vicenda della professoressa Dell’Aria, ci aveva molto preoccupato fin dall’inizio. Il suo caso non doveva verificarsi, meno che mai ripetersi. Eravamo convinti, e lo siamo ancora – sottolinea Turi – di essere fortunati ad avere una scuola nazionale che dovrebbe consentire a tutti gli insegnanti, come previsto dalla Costituzione, di esercitare le loro prerogative. Avevamo una preoccupazione, e la abbiamo ancora: che cosa potrebbe accadrebbe se l’istruzione fosse in mano a questo o quel Governatore regionale. Purtroppo ciò che temevamo è anche accaduto: siamo finiti per le vicende del coronavirus proprio nelle mani di più di un Presidente di regione ed abbiamo visto i disastri provocati. E’ il momento di agire e rivendicare sedi di garanzia della libertà di insegnamento che evitino il condizionamento di un insegnamento/apprendimento omologato e gerarchizzato”.

Articoli correlati

Back to top button