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Il piano della Azzolina per prolungare la scuola fino a luglio

Il ministero sta lavorando all'ipotesi di far rimanere aperta la scuola fino al 30 giugno. Saranno poi le Regioni a decidere.

Il ministero dell’Istruzione sta lavorando  all’ipotesi di far rimanere la scuola aperta fino al 30 giugno E’ quanto proposto dalla titolare del dicastero, Lucia Azzolina, alle Regioni che dovranno pronunciarsi sul tema. La scuola, però,  potrebbe rimanere aperta più a lungo, per permettere ai ragazzi che hanno fatto DAD per molto tempo per via della pandemia di recuperare le attività. Al netto di ulteriori stop causati da un’impennata dei contagi. Non si parla però di agosto. Al massimo, dice Azzolina “si può pensare al massimo ad allungare il calendario scolastico al mese di giugno”.. Secondo il calendario scolastico normalmente le lezioni terminano i primi di giugno, intorno al 10, anche se il personale continua a recarsi in istituto fimo al 30 giugno.

A GIUGNO DOCENTI IMPEGNATI IN ESAMI

C’è però una questione logistica da considerare: a giugno i docenti delle scuole medie sono impegnati con gli esami di terza media, e lo stesso avviene alle superiori con la maturità, che non si concludono di solito prima di metà luglio. “Sarà necessario vedere quanti docenti si metteranno a disposizione su base volontaria e di quanti docenti aggiuntivi si avrà bisogno tra i precari”,  ha detto Mario Rusconi –  presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio.

IL SABATO IN CLASSE C’E’ GIA’ AL SUD

“Il sabato in classe, c’è già soprattutto al Sud, per la domenica non penso sia da perseguire, anche le famiglie non lo vogliono”, ha detto ieri la ministra dell’Istruzione a l’Aria di domenica su La7. La scelta di allungare la settimana è affidata comunque ai singoli istituti, per via dell’autonomia scolastica.  Riguardo ai tavoli con i prefetti per i trasporti, “servono per scaglionare gli ingressi. Ci sono dei territori già pronti a ripartire. Altre città, come quelle metropolitane, hanno bisogno di parlarsi e a questo servono i prefetti”. Possibili invece i turni pomeridiani: “La scuola non si sottrae, l’importante è mandare a scuola il 75% degli studenti delle superiori”, come dispone l’ultimo  DPCM varato dal governo per Natale

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