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Rientro a scuola, Conte spinge per il 14 dicembre. Ue: “Allungate festività natalizie o DaD”

Stella Kyriakides sostiene che l'emergenza Covid è tutt'altro che superata e invita alla prudenza.

La Commissione europea dice “no” e ufficialmente si pone in contrasto con i paesi che spingono per il ritorno a scuola degli studenti. Stella Kyriakides, commissaria alla Salute, sostiene che l’emergenza Covid non è superata e per questo invita ad allungare di una settimana le festività natalizie. O, almeno, andare avanti con la DaD, didattica a distanza per ridurre i rischi di contagio.

La altre richieste della Commissione Ue

La commissaria Ue chiede inoltre “di valutare di non permettere assembramenti” e di “considerare di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti, sostituendole con iniziative online, in tv o radio”. Serve un periodo ‘cuscinetto’ per evitare la terza ondata di contagi.

La reazione dell’Italia

Il premier Giuseppe Conte non sembra essere convinto della bontà della richiesta anche perchè è chiara la posizione del Comitato tecnico scientifico che spinge per il ritorno a scuola dei ragazzi. Anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è dello stesso avviso e ha anche chiesto l’intervento dei prefetti affinchè gestiscano il problema dell’affollamento dei mezzi di trasporto utilizzati dagli studenti per raggiungere gli Istituti. Nel nuovo Dpcm potremmo dunque trovare l’indicazione per il rientro in classe degli studenti delle superiori a partire dal 14 dicembre: i primi a farlo dovrebbero essere quelli delle quinte

 

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