Paolo Mieli: Con la riapertura prepariamoci a 20 giorni di caos. Grazie al governo sarà l’autunno più infernale di sempre

Paolo Mieli: Con la riapertura prepariamoci a 20 giorni di caos. Grazie al governo sarà l’autunno più infernale di sempre.

Paolo Mieli, giornalista, scrittore e storico, più volte direttore del Corriere della Sera, racconta in un’intervista al quotidiano La Verità i suoi timori sul futuro immediato della scuola italiana. Una scuola che, secondo Mieli, farà fatica a ripartire il 14 settembre e pagherà fortemente lo scotto di mesi di cattiva politica.  “Le numerose task force hanno avuto mesi di tempo per prospettare soluzioni sui settori fondamentali: le comunicazioni, le fabbriche, e per l’appunto le scuole. La Cina ha affrontato la crisi pandemica con 2 mesi di anticipo: è stata la prima a denunciare, ad esempio, i focolai da rientro. Avremmo dovuto scendere con i piedi per terra, magari mandare qualcuno fisicamente in Asia per studiare soluzioni. Avevamo tutto il tempo. Invece i vari Stati generali, le varie task force, si sono rivelate delle messinscena, per promuovere l’immagine di un governo all’altezza. I problemi concreti non sono stati affrontati”.

Critiche dure nei confronti di un governo che avrebbe preferito gestire l’emergenza senza mai affrontare con forza i problemi che l’emergenza coronavirus ha determinato nella società. “Chiudere tutto è semplice, riaprire è più complicato. Ma, detto questo, il tema della scuola è stato affrontato in maniera pazzesca. Prima la storia dei banchi a rotelle, poi gli scuolabus, oggi la polemica è sulla misurazione della febbre a casa o a scuola. Discussioni senza senso. Anche la trovata di riaprire le scuole il 14 per poi richiuderle una settimana dopo per le regionali, francamente non la comprendo. Il governo procede al buio, a tentoni, e il rischio è grandissimo”.

Poco speranzoso, quindi Mieli sul futuro sul quale addirittura vede addensarsi nubi scurissime. “Sicuramente, a partire dal primo giorno di scuola, prepariamoci a 20 giorni di caos indescrivibile. Sarà l’autunno più infernale di sempre”.

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