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Zingaretti lancia l’allarme: “Sulla Scuola si rischia una rivolta di massa”

Sulla scuola si rischia “una rivolta di massa”. A paventare questo scenario è il segretario del Pd Nicola Zingaretti in un intervento su La Stampa. “Non lo dico per mettere una bandierina polemica”, scrive il leader dem, “piuttosto per continuare a svolgere come Pd un ruolo di allerta e anche di proposta in un settore che coinvolge milioni di persone. Tra operatori, insegnati e soprattutto famiglie. Sarebbe intollerabile dopo mesi di lockdown far perdere anche solo un’ulteriore ora di lezione, nell’incertezza o con una apertura a singhiozzo interrotta quasi subito da una nuova pausa del lavoro scolastico dovuta alle elezioni regionali e referendarie del 20 settembre”, ha osservato Zingaretti. ”È stato un errore non ascoltare il Pd quando ha proposto di collocare i seggi elettorali in luoghi specifici per non pesare ulteriormente sul ciclo delle elezioni”.

La scuola è la madre di tutte le battaglie della fine dell’estate per il Governo. “Non possiamo sbagliare sulla scuola e ogni provvedimento, ogni sacrificio chiesto è fatto pensando alla riapertura delle scuole che segnerà la vera fine del lockdown” afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un colloquio con La Repubblica. “Non fatemi passare per il maestrino con la bacchetta, guai a criminalizzare i giovani – prosegue Speranza, motivando il provvedimento di chiusura delle discoteche e le misure anti-movida – Anzi è a loro che chiedo una mano: aiutateci a tenere sotto controllo il contagio. Tra meno di un mese dobbiamo riaprire scuole e università in sicurezza. E non possiamo sbagliare. Non c’è un finale già scritto in questa partita, dipende dai nostri comportamenti e tutti, a cominciare dai ragazzi, dobbiamo esserne consapevoli”.

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