Cronaca

Scuola, la mappa dei 3.000 edifici inattivi e Il rischio che siano inutili. Pittoni: Usiamo le scuole paritarie

Scuola, la mappa dei 3.000 edifici inattivi e Il rischio che siano inutili. Pittoni: Usiamo le scuole paritarie.

Sta diventando un caso politico la dichiarazione della Azzolina sui circa 3mila edifici scolastici dismessi da recuperare per dare spazio alle scuole maggiormente in difficoltà. Per la Ministra la soluzione sarebbero i cosiddetti “edifici inattivi”: quelli che sono stati utilizzati per accogliere aule scolastiche e che in questo momento, per diverse ragioni, sono vuoti.

Si tratta, secondo l’anagrafe dell’Edilizia scolastica del ministero, di 3.087 plessi attualmente non utilizzati. Il grosso si trova nelle regioni del sud, dove se ne concentrano 1.798. Nelle quattro regioni dell’Italia centrale se ne contano 541, pari al 7% di tutti gli edifici scolastici esistenti mentre al nord la disponibilità si riduce al 4%, con 739 edifici.

La Regione con più plessi inattivi è la Calabria, col 22% del patrimonio edilizio non utilizzato. Seguita da Abruzzo, Molise e Marche. Spesso, nel conteggio rientrano piccoli plessi (alloggi del custode o edifici in ristrutturazione) che potrebbero fornire spazio a qualche classe. Ma non di più. D’altronde non è detto che le regioni dove ci sono più disponibilità siano anche quelle che avrebbero bisogno di aule. Tutt’altro. Insomma il rischio è di aver messo in moto un meccanismo che potrebbe rivelarsi inutile.

La proposta che arriva dal centro-destra è quella di utilizzare le aule, sempre meno affollate a causa della crisi, delle scuole paritarie. A sponsorizzare questa proposta, che avrebbe il vantaggio di consentire alle statali uno sfogo temporaneo e contemporaneamente alle paritarie di monetizzare i propri spazi inutilizzati, il leghista Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura del senato, che sostiene: “le paritarie possono accogliere 15% di studenti che non troveranno posto nelle statali”.

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