Sos dei presidi, la ripresa è a rischio. Palermo nel caos
Sos dei presidi, la ripresa è a rischio. L’edizione odierna di “Repubblica” Palermo parla della questione scuola. Ancora piena di incognite dopo il lockdown. Non c’è neanche la data dell’avvio dell’anno scolastico – scrive il quotidiano – perché se l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla si accinge a firmare un decreto che fa partire le lezioni il 14 settembre come del resto in tutta Italia, le scuole avranno la possibilità di un ingresso scaglionato in classe. Situazione grave in Sicilia, di qui l’appello, un Sos dei presidi.
L’allarme
Arriva un Sos dei presidi. I dati al momento descrivono una scuola a due velocità. C’è una profonda differenza fra i centri più piccoli, dove le aule sono meno affollate, e le città, con una densità di alunni più alta. «È inutile nascondersi – avvisa Lagalla – le classi pollaio ci sono. Con l’ufficio scolastico regionale e i tecnici del ministero stiamo integrando l’anagrafe dell’edilizia scolastica con i dati sul numero di studenti e la superficie, per provare a vedere quanti possono avere un metro a disposizione». Al momento conclude quello che è un vero e proprio Sos dei presidi, si esclude solo la mascherina per i bambini sotto i 6 anni, mentre per gli altri continua a ipotizzarla negli spazi chiusi con meno di un metro di distanza.
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